
Lilly ha annunciato i risultati completi di Surmount-5, studio clinico di fase 3b, in aperto, che ha valutato sicurezza ed efficacia di tirzepatide, agonista a duplice azione sui recettori GIP e GLP-1, rispetto a semaglutide, agonista del solo recettore del GLP-1, in adulti con obesità o sovrappeso in presenza di almeno 1 co-morbidità correlata al peso e senza diabete. A 72 settimane, tirzepatide ha raggiunto l’endpoint primario e tutti e 5 gli endpoint secondari chiave, dimostrando superiorità rispetto a semaglutide durante l’intero sviluppo dello studio. I risultati dettagliati sono stati presentati al XXXII European Congress on Obesity ECO, in corso a Malaga, e contemporaneamente pubblicati sul The New England Journal of Medicine. “Un numero crescente di medici e pazienti è oggi testimone di livelli di riduzione del peso mai raggiunti prima, grazie ai più recenti progressi nei farmaci per la gestione dell’obesità”, dichiara Louis J. Aronne, MD, FACP, DABOM, direttore del Comprehensive Weight Control Center e Sanford I. Weill Professor of Metabolic Research al Weill Cornell Medicine, New York Presbyterian/Weill Cornell Medical Center, investigator dello studio. “I risultati head to head di Surmount-5 mostrano che tirzepatide porta a una maggiore riduzione del peso rispetto a semaglutide, fornendo ulteriori evidenze del suo valore come opzione efficace per la gestione dell’obesità.”
Per l’endpoint primario, i partecipanti trattati con tirzepatide hanno ottenuto una riduzione di peso media del -20,2% rispetto al -13,7% con semaglutide a 72 settimane sulla base del trattamento effettivamente ricevuto dai partecipanti nello studio, pari a una perdita di peso relativa maggiore del 47%. I partecipanti trattati con tirzepatide hanno perso in media -22,8 Kg, mentre quelli trattati con semaglutide hanno perso in media -15,0 Kg. Negli endpoint secondari, tirzepatide è risultato superiore in tutti gli obiettivi di riduzione del peso: il 64,6% dei partecipanti trattati con tirzepatide ha raggiunto almeno il 15,0% di perdita di peso rispetto al 40,1% con semaglutide. Inoltre, i partecipanti trattati con tirzepatide hanno raggiunto una riduzione media della circonferenza vita di 18,4 cm, mentre quelli trattati con semaglutide hanno registrato una riduzione media di 13,0 cm.
“I risultati completi dello studio Surmount-5 confermano la nuova e straordinaria opportunità che rappresenta oggi l’innovazione terapeutica nella gestione del peso e nel trattamento della malattia obesità, che come sappiamo impatta in modo importante su qualità e aspettativa di vita delle persone che ci convivono”, afferma il prof. Paolo Sbraccia, ordinario di Medicina Interna nel Dipartimento di Medicina dei Sistemi dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna e Centro Medico dell’Obesità del Policlinico Tor Vergata. “Accogliamo dunque con molto piacere questi dati positivi e significativi sull’efficacia di tirzepatide nello studio di confronto con semaglutide, che ci rendono fiduciosi sulle maggiori opportunità che possiamo offrire ai nostri pazienti di scongiurare rischi e complicanze dell’eccesso ponderale e dell’obesità: una vera e propria patologia cronica.”
“I risultati del trial Surmount-5 confermano Lilly come Azienda di riferimento in Italia e nel mondo nel trattamento dell’obesità e del sovrappeso con soluzioni terapeutiche sempre più efficaci e innovative”, dichiara Elias Khalil, presidente e amministratore delegato di Lilly Italia. “Nel nostro Paese, la solidità della nostra ricerca e dei nostri dati si inseriscono in un impegno a 360° nel sistema salute, lavorando a fianco di tutti gli attori per il riconoscimento della patologia obesità che oggi colpisce quasi 6milioni di persone. Con questa responsabilità e cooperazione, possiamo alzare gli obiettivi e raggiungere traguardi sempre più ambiziosi per i clinici e per i pazienti che vivono ogni giorno l’impatto di questa condizione.”
In Italia tirzepatide è approvato per il trattamento della gestione del peso negli adulti con BMI (indice di massa corporea) ≥30 Kg/m2 o in sovrappeso (BMI da ≥27 Kg/m2 a <30 Kg/m2) con almeno 1 comorbidità correlata al peso, in aggiunta a una dieta ipocalorica e una maggiore attività fisica. Recentemente Aifa ne ha approvato la rimborsabilità per pazienti con diabete di tipo 2.