
La preeclampsia o gestosi colpisce 1 mamma su 10 e, ancora in 1 caso su 10, in forma molto grave. Non sempre presenta sintomi: caratterizzata da alterazioni dei vasi sanguigni e della placenta, produce effetti dannosi nella circolazione sanguigna della mamma e nel trasferimento di nutrimento e di ossigeno al bambino; per questo può rivelarsi estremamente pericolosa per la vita di entrambi. Al Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma ora è possibile effettuare il test di screening della preeclampsia, in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale: un semplice prelievo, che si esegue tra l’11esima e la 13esima settimana di gravidanza. Può essere effettuato come unico test, sia in presenza che in assenza di fattori di rischio, oppure contestualmente al bi-test (esame preposto alla valutazione del rischio di alterazioni cromosomiche del feto). “Attraverso un semplice prelievo del sangue è quindi possibile predire la preeclampsia con un livello di accuratezza del 93% e procedere subito agli ulteriori approfondimenti per un intervento precoce attraverso una terapia farmacologica in grado di ridurre del 30% lo sviluppo della patologia”, spiega Antonio Ragusa, Direttore dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale. Pressione arteriosa molto alta e elevati livelli di proteine nelle urine possono essere un segnale di allarme della patologia, che può evolvere gradualmente o esordire all’improvviso dopo la 20esima settimana di gestazione. Ma i sintomi possono essere aspecifici (come mal di testa, gonfiore, offuscamento della vista) o addirittura assenti. Inoltre, nel corso di questo mese di febbraio, tutte le pazienti che effettueranno il pacchetto combinato Bi-test + Test predittivo per la Preeclampsia, potranno eseguire gratuitamente il NIPT, test non invasivo basato sul DNA fetale libero circolante, per lo screening delle più frequenti anomalie cromosomiche del feto (trisomia 21,18, 13), con livelli di sensibilità e specificità superiore al 99%.