Rischi e profilassi vaccinali per i viaggi esotici

Le cosiddette “malattie del viaggiatore” non sono uniformemente presenti nelle varie aree a rischio sanitario: al primo posto c’è il Continente Africano, seguono poi il Sud Est Asiatico, l’America Latina e il Medio Oriente. Quando si pianifica un viaggio esotico bisogna informarsi bene sulle eventuali profilassi vaccinali. A Milano è attivo il “Centro per il Bambino Viaggiatore” della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico dell’Università degli Studi di Milano, diretto dalla professoressa Susanna Esposito. E dell’importanza delle vaccinazioni per bambini e adulti viaggiatori se ne discute in questi giorni al 34° Congresso ESPID (Società Europea di Infettivologia Pediatrica) a Brighton, Inghilterra.

I viaggi internazionali, soprattutto in aree tropicali, comportano un elevato rischio di contrarre infezioni in adulti e bambini: secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità circa l’8% dei viaggiatori diretti verso Paesi in via di sviluppo, o aree a rischio, necessita di cure mediche durante o dopo il viaggio: febbre, rash cutanei e diarrea acuta, tra i sintomi più diffusi all’origine di malattie infettive come malaria, epatiti, febbre tifoide e febbre gialla. Quest’anno oltre tutto l’epidemia di zika in Sud America, insieme all’elevato numero di casi di dengue e chikungunya, rappresentano ulteriori problemi per i viaggiatori internazionali.

Le terapie e una corretta profilassi per i viaggiatori sono al centro del dibattito emerso in questi giorni durante il 34° Congresso della ESPID dove sono stati presentati recentissimi dati epidemiologici e clinici su zika, dengue e chikungunya in Sud America. “Quando si programma un viaggio con un bambino in un Paese ad elevato rischio – sottolinea la prof.ssa Susanna Esposito, Direttrice dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico dell’Università degli Studi di Milano e Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, WAidid – è importante essere ben informati sui rischi di contagio di malattie infettive non presenti in Italia. Una corretta profilassi vaccinale ha bisogno di un tempo adeguato, differente da patologia a patologia, per garantire la protezione dalla malattia, per cui è sempre bene quando possibile, programmare il viaggio con anticipo, tenendo presente gli aspetti legati alla sicurezza sanitaria. Bisogna anche considerare che, in presenza di una stessa patologia, come ad esempio la malaria, profilassi e terapia possono essere diverse a seconda del Paese che si visita. A questo si aggiunge che i bambini richiedono forme di intervento specifiche, spesso diverse da quelle per gli adulti, come ad esempio nel dosaggio dei farmaci da utilizzare e per la differente possibilità di impiego dei vari vaccini disponibili. Per gestire correttamente la prevenzione di un bambino prima di un viaggio, occorrono, quindi, specifiche competenze pediatriche”.