Riprende la sperimentazione del vaccino di AstraZeneca

Espletati i primi accertamenti ed escluso qualsiasi collegamento con l’effetto collaterale maggiore, ovvero la mielite trasversa, le autorità britanniche danno l’O.K. per la ripresa della sperimentazione del vaccino anti-Covid di AstraZeneca. “Aspettavamo con ansia, ma con grande fiducia questa risposta”, dichiara Piero Di Lorenzo, amministratore delegato dell’Irbm di Pomezia, commentando all’Adnkronos la notizia della ripartenza dei test clinici sul vaccino anti Covid-19 arrivato all’ultima fase di sperimentazione all’Università di Oxford.

Un comitato di esperti indipendenti si è riunito per esaminare il paziente che nel corso dei test avrebbe sviluppato una mielite trasversa, allo scopo di stabilire se l’effetto collaterale fosse stato determinato dal vaccino stesso o da una causa indipendente. “Questo non è un gioco. Gli scienziati si assumono una responsabilità di fronte al mondo. La mancata relazione fra il candidato vaccino e l’evento avverso era evidente, visto che la commissione entro 24 ore dalla riunione si è espressa. Significa proprio che non c’è il minimo dubbio. Se fosse stato un fatto controverso, la commissione avrebbe richiesto molto più tempo, magari mesi. Invece – aggiunge Di Lorenzo – è stato tutto rapidissimo.”

Conclusa l’indagine del Comitato indipendente è arrivato il via libera da parte della Medicines Health Regulatory Authority (Mhra), istituto che in Gran Bretagna concede l’autorizzazione sulle sperimentazioni. “Nel cammino di un candidato vaccino gli intoppi ci sono. Questa volta è stata data pubblicità alla cosa proprio per evitare dietrologie, trattandosi di una sperimentazione alla fine”, afferma Di Lorenzo. “Ma quando si fa un trial di Fase 3, siccome non sono volontari sani, ma anche con patologie importanti, è fisiologico e di routine che ci possano essere manifestazioni avverse. Poi nel 99,9% dei casi si dimostra che non c’è una relazione con il candidato vaccino. In questo caso, se ci fosse stato anche solo un dubbio la commissione si sarebbe presa molto più tempo.”