Rinascere dall’autismo con la “Rosa di Gerico”

Un evento che per la prima volta sintetizza 4 diversi settori (arte contemporanea, ambiente, botanica, salute) è in programma sabato 26 ottobre, alla Casa di Gello, il centro diurno pistoiese per giovani adulti affetti da disturbi dello spettro autistico, gestito da Agrabah, l’Associazione onlus dei Genitori per l’Autismo. Su iniziativa della Fondazione Jorio Vivarelli si inaugura cioè la Rosa di Gerico, un giardino terapeutico di concezione innovativa, alla realizzazione del quale hanno contribuito psicologi, artisti, vivaisti e specialisti dell’ambiente. “Il giardino è realizzato con piante che nella produzione vivaistica sarebbero scartate perché cresciute imperfette”, spiega il prof. Giulio Masotti, geriatra emerito dell’Università di Firenze e presidente della Fondazione. “Fiorirà tutto l’anno e avrà diverse aree dedicate alla stimolazione dei sensi. I giovani ospiti di Agrabah si prenderanno cura delle piante imperfette e le aiuteranno a diventare un giardino perfetto.”

È stato denominato Rosa di Gerico, fiore che ben rappresenta lo spirito del progetto: in natura è chiuso a riccio e sembra privo di vita; appena irrigato inizia subito a schiudersi e i rami tornano verdi. Per questo motivo, è noto anche come pianta della resurrezione o della rinascita. “Rinascita è quanto cerchiamo di ottenere con i ragazzi che abbiamo in cura alla Casa di Gello”, ricordano Alvaro Gaggioli e Rossella Nausanti, i due genitori che presiedono l’Associazione. “È un progetto di Farm Community che esclude la semplice assistenza e insiste invece, con la collaborazione di psicologi e terapeuti, sulla abilitazione/riabilitazione dei pazienti a seconda del grado del disturbo.”

L’idea di base di Agrabah è di fornire ai ragazzi, attualmente 26, un ambiente adeguato e gli strumenti per sviluppare varie capacità lavorative, floro-vivaismo, falegnameria, cucina, segreteria ecc., nel contesto di un percorso terapeutico personalizzato (laboratori teatrali, sportivi, espressivi, contatto con gli animali). Il tutto in collaborazione con l’Unità Funzionale Salute Mentale Adulti di Pistoia dell’Azienda USL Toscana Centro. Curata dallo specialista di arte contemporanea Giacomo Bazzani, l’iniziativa della Fondazione Vivarelli è parte del progetto Arte e sostenibilità, all’interno di Cantiere Toscana, laboratorio di sperimentazione di una rete per l’arte contemporanea e la definizione di nuovi modelli formativi e produttivi, ed è stato realizzato con il supporto della Regione nell’ambito di Toscanaincontemporanea 2019 e Giovanisì. L’idea è dell’artista residente alla Fondazione Leone Contini, da sempre focalizzato sui conflitti interculturali, migrazioni, relazioni di potere e su come questi fenomeni influenzino il contesto antropologico e il paesaggio botanico del luogo in cui si trova a operare. La Rosa di Gerico è stata progettata dall’architetto di giardini Andrea Mati e realizzata da Mati 1909 e Alessandro Masetti, partner dell’iniziativa. Occupa un’area di 800 m2 all’interno della proprietà, poco meno di 1 ettaro coltivato a frutteto e ortaggi con la presenza di una serra riscaldata di 250 m2, di una fredda di 160 e dell’asina Agnese, docile mascotte insieme alla capra Nina. La casa padronale si sviluppa invece su 3 piani, per un totale di 980 m2 ed è dotata di palestre, laboratori, mensa, grande salone per attività collettive e camere da letto.