
Dal 2021 a oggi le risorse della Regione Piemonte per l’assistenza agli anziani non autosufficienti sono aumentate del 16%: nel 2021 la spesa è stata di 263milioni; di 284 nel 2022 e la stima è di chiudere il 2023 con una spesa superiore a 300milioni. Il dato emerso nel corso della riunione del Tavolo Rsa, che ha visto la partecipazione dei gestori delle Strutture e gli Assessorati e le Direzioni Sanità e Welfare regionali, sulla base dei dati della piattaforma “nata nel 2020 per vigilare sull’andamento della pandemia da Covid all’interno delle Rsa e oggi strumento essenziale per monitorare il settore”. Insieme alle risorse regionali, sono aumentati anche i posti letto occupati: nel 2021 erano 31.755, saliti a 34.586 nel 2022, e a 38.260 nel 2023. In particolare, gli assistiti con le dimissioni protette (dgr10) sono passati dai 1.900 del 2021 (quando il progetto era applicato in maniera sperimentale) ai 5.029 di oggi, con un investimento di oltre 14,6milioni di euro.
“Questi numeri mostrano in maniera chiara che la Regione in questi anni ha aumentato l’investimento per l’assistenza agli anziani non autosufficienti. Un risultato che ci rende orgogliosi”, dichiara l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi. “Alle risorse per gli inserimenti in Rsa si aggiungono infatti quelle di Scelta sociale – affemr a l’assessore alle Politiche Sociali e all’Integrazione Socio-sanitaria, Maurizio Marrone – che quest’anno superano i 29milioni di euro a conferma del nostro impegno per l’assistenza ai più fragili e alle loro famiglie. Finalmente, infatti, sono direttamente i bisognosi e le loro famiglie a vedersi assegnato un bonus senza intermediari.”
In base al monitoraggio, in crescita anche il dato che riguarda il personale: nel 2021 risultavano caricati sulla piattaforma 17.843 operatori; nel 2023 sono 28.901 (+62%).