
Ormai è una certezza. La luce solare può inattivare il coronavirus con una velocità elevatissima, 8 volte più velocemente di quanto ritenuto finora, ulteriore conferma di come dunque i raggi UVA e UVB del Sole possano uccidere il coronavirus. Queste le conclusioni di 2 recenti studi, rispettivamente americano e italiano. Il primo, condotto dai ricercatori dell’Università della California, Santa Barbara, ha dimostrato come il coronavirus sia più vulnerabile alla luce Solare di quanto previsto dai modelli teorici: la differenza nei tempi di inattivazione delle particelle virali da parte della radiazione Uv-B potrebbe essere spiegata con l’interazione dei raggi Uv-A e il droplet. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Infectious Diseases.
“Abbiamo dimostrato che raggi Uva e Uvb del Sole nel giro di poche decine di secondi uccidono completamente il SARS-CoV-2”, afferma il prof. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e direttore scientifico dell’Irccs di Milano Fondazione Don Gnocchi, autore, insieme al gruppo di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, di uno studio tutto italiano pubblicato in pre-print. “Questo studio – spiega Clerici a Adnkronos Salute – è essenzialmente il seguito di un precedente lavoro che avevamo fatto l’anno scorso quando avevamo visto che i raggi Uvc che sono una componente dei raggi solari che però non arriva sulla Terra, uccidevano il SARS-CoV-2 dopo un’esposizione di pochi secondi. Gli Uvc – ribadisce Clerici – non arrivano sulla Terra, quindi quei dati erano importanti solo da un certo punto di vista. Adesso, abbiamo visto che anche gli Uva e Uvb – che sono i raggi che arrivano sulla terra, ci abbronzano e ci riscaldano – nel giro di poche decine di secondi uccidono completamente il SARS-CoV-2. Dunque abbiamo esattamente replicato i dati sugli Uvc, però dimostrando questa volta che tutti i raggi solari distruggono il virus”, spiega. “Il tempo necessario, quando per esempio si è in spiaggia con il Sole che viene amplificato dal riverbero sulla sabbia o sull’acqua, è ancora più breve. Quindi in spiaggia – afferma Clerici – bastano veramente 10-20 secondi di Uva e Uvb per uccidere completamente il virus.”