“Desidero fare chiarezza su mie affermazioni mal interpretate o addirittura strumentalizzate”, dichiara l’assessore alla Sanità della Liguria, Angelo Gratarola. “Stiamo lavorando, di concerto con i vertici dell’Asl 1, per riaprire il punto nascita di Sanremo (presso l’Ospedale Borea, ndr) entro il prossimo autunno (2023, ndr). Considerate le indicazioni ministeriali che prevedono nove punti nascita regionali di cui due nell’Asl 2 e uno nell’Asl 1, va poi focalizzata l’attenzione sul quadro attuale. L’assenza temporanea del punto del Santa Corona di Pietra Ligure, ospedale sottoposto ad importanti opere di adeguamento anti-incendio dopo il rogo avvenuto lo scorso anno, rende strategico il punto nascita di Imperia che di fatto copre l’Asl 1 e parte del territorio di Asl 2 lontano da Savona”, prosegue. “In questo quadro, il punto nascita di Sanremo diventa comunque importante non soltanto per l’area di competenza e per le aree interne ramificate e distanti dal centro, ma anche come bilanciamento nella logica dell’area vasta. Spostare semplicemente il punto nascita da Imperia a Sanremo genererebbe un vuoto di circa 100 km: tale infatti è la distanza tra Sanremo e Savona.”
“La riapertura di Sanremo, anche in virtù degli interventi realizzati e progettati almeno 5 anni fa, diventa così strategica”, continua Gratarola. “Il provvedimento darà supporto all’estremo ponente, area che rispetto ad altre Asl non ha zone di confine tali da generare supporto. A questo proposito, è bene ricordare che nel 2022 31 mamme residenti in Asl 1 hanno partorito in Francia, di cui 19 del distretto di Ventimiglia. Il lavoro e le interlocuzioni con Asl 1 sono costanti per arrivare, come detto, alla sua riapertura entro l’autunno. Obiettivo parallelo è quello di accelerare per la costruzione del nuovo ospedale di Taggia e, fino ad allora, mantenere attivi tutti i servizi dei 2 Ospedali di Imperia e Sanremo, punti nascita compresi.”