Il reumatologo come supporto al dermatologo nella diagnosi di psoriasi; l’artrite psoriasica e l’importanza della diagnosi precoce; la qualità di vita dei pazienti con psoriasi e le diverse comorbidità, tra cui quelle articolari. Di questo e altro si è discusso a Milano nel corso dell’evento “Psoriasi, Non Solo Questione di Pelle”.
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle e degli annessi (unghie e follicolo pilifero); circa il 30% dei pazienti psoriasici può sviluppare nel tempo un’artrite. Nell’artrite psoriasica l’infiammazione interessa le piccole articolazioni delle mani e dei piedi o le grandi articolazioni (gomiti, ginocchia e caviglie) ma anche altre sedi come la colonna causando un mal di schiena che peggiora con il riposo.
Gestire la malattia psoriasica è ormai sempre più un tema multidisciplinare, poiché un solo specialista non è sufficiente per la gestione della patologia. Quando si tratta di malattie complesse come la psoriasi è necessario fare scelte condivise con il paziente, soprattutto quando affetto da artrite psoriasica. In questi casi è necessario affrontare la cura del malato in maniera combinata tra dermatologo e reumatologo, poiché visitare da due punti di vista diversi consente di prendere decisioni cliniche e terapeutiche che permettono un eccellente controllo di tutti i sintomi.
La psoriasi compromette la qualità di vita quanti ne sono affetti e nella gestione della patologia non vanno sottovalutati l’entità del dolore e le limitazioni ai movimenti. “A tutto questo si deve aggiungere che l’interessamento cutaneo determina spesso problemi di natura psicologica”, dichiara il prof. Antonio Costanzo, responsabile Dermatologia di Humanitas e docente di Humanitas University. “È importante sapere che dalla psoriasi non si guarisce ma che gli enormi sviluppi della ricerca in questo specifico settore oggi ci consentono di tenere sotto controllo la quasi totalità delle manifestazioni cliniche della malattia. I pazienti devono affidarsi alle competenze dei Medici Specialisti, diffidando di chi propone cure facili e risolutive. Se tenuta sotto controllo, possiamo fare molto perché la patologia non crei particolari problemi alla vita di relazione di quanti ne sono affetti.”
Quando parliamo di artrite psoriasica, la diagnosi precoce riveste un ruolo fondamentale: “Sappiamo che già dopo pochi mesi dall’inizio dei sintomi questa malattia ha già causato alcuni danni irreversibili”, afferma il prof. Carlo Francesco Selmi, responsabile Reumatologia e Immunologia Clinica di Humanitas e docente dell’Università degli Studi di Milano. “Ecco perché sono cruciali una diagnosi e un trattamento precoce. Nel 75% dei casi l’artrite psoriasica segue la psoriasi e dunque il suo biomarcatore è proprio la psoriasi mentre gli esami di laboratorio sono quasi sempre normali. La diagnosi di artrite psoriasica tarda, in media, 7 anni, mentre nel caso della psoriasi arriva dopo circa 4 anni. Nonostante siamo molto lontani da una gestione adeguata dei pazienti, l’artrite psoriasica oggi è una malattia verso la quale esistono armi che fino a pochi anni fa potevamo solo sognare. Abbiamo infatti a disposizione strumenti terapeutici che consentono ai pazienti di condurre una vita normale.”