Pseudo-geloni: un nuovo segno clinico dell’infezione da Sars-CoV-2?

Il subdolo Covid-19 ha animato in questi ultimi 2-3 giorni le chat dei Dermatologi italiani; lo stesso fermento è accaduto, attraverso WhatsApp, in Francia qualche giorno prima. La letteratura scientifica ci dice, a oggi, che non ci sono segni cutanei patognomonici del virus ma, è successo a quasi tutti i Dermatologi, negli ultimi 15 giorni, di trovarsi straniti di fronte a un quadro clinico banale ma insolito, in un aprile così generoso dal punto di vista della temperatura: i geloni. Abbiamo ricevuto foto o visto bambini e giovani adulti con chiazze cutanee rosso violacee in posizione acrale alle dita dei piedi, più frequentemente, o alle mani. Nessuna differenza clinica rispetto all’eritema pernio (geloni) che vediamo comunemente in inverno. Anche la risposta agli steroidi topici è sovrapponibile: in pochi giorni la manifestazione si risolve e il dolore, che accompagna le lesioni, passa.

Nella maggior parte dei casi, i pazienti non hanno altra sintomatologia. In molti dei bambini osservati era presente una positività al Covid-19 dei genitori ma non in tutti, forse per la difficoltà e l’incertezza di diagnosi strumentali (tampone, ricerca anticorpi) in Pazienti asintomatici. Dato il numero dei casi, si è propensi a pensare che questi pseudo-geloni possano diventare un interessantissimo marcatore di malattia. La raccolta dati prosegue e si ipotizzano esami ematochimici e bioptici per dare al quadro clinico il giusto peso.