Il consumo di proteine animali, a differenza di quelle vegetali, aumenterebbe il rischio di fegato grasso. È quanto sostengono ricercatori dell’Erasmus Mc University Medical Center di Rotterdam, che per arrivare a queste conclusioni hanno esaminato i dati di questionari dietetici e delle scansioni del grasso del fegato in 3.882 adulti con un’età media pari a 70 anni. Le scansioni hanno mostrato che 1.337 partecipanti (il 34%) avevano la Nafld (steatosi epatica non alcolica). Di questi, 132 erano normopeso e 1.205 sovrappeso; tra i partecipanti sovrappeso, quelli che assumevano soprattutto proteine animali hanno fatto registrare il 54% di probabilità in più di avere il fegato grasso rispetto a coloro che consumavano quantitativi inferiori di carne.
“Forse l’aspetto più rilevante è che l’associazione è risultata indipendente dall’assunzione calorica totale. E che tutto questo è risultato indipendente dai comuni fattori di rischio per la Nafld come quelli sociodemografici, metabolici e di stile di vita”, precisa la prof.ssa Sarwa Darwish Murad, coordinatore della ricerca pubblicata su Gut. “I risultati dello studio suggeriscono che le abitudini alimentari sane possono minimizzare il rischio di malattia del fegato grasso, anche quando le persone hanno un rischio genetico per questa condizione.”