
Realizzato per la prima volta nel 2017 da Fondazione Paladini, La Gioia del Cibo Anche con Disfagia è un progetto sociale e pedagogico dedicato agli alunni marchigiani e ai loro docenti. Da allora, l’iniziativa ideata da Roberto Frullini, all’epoca presidente della Fondazione, prematuramente scomparso lo scorso dicembre, ha portato, grazie alla partecipazione degli chef Paolo Piaggesi, Roberto Dormicchi e Mauro Uliassi, 3 stelle Michelin, alla creazione di numerosissime ricette appositamente ideate per antipasti, primi e secondi piatti, dessert e cocktails. Proprio in memoria di Roberto si è svolta l’edizione 2023 del progetto, con la collaborazione scientifica di Federica Felloni e Luca Costantini, rispettivamente logopedista e fisiatra del Centro Clinico NeMO Ancona – fortemente voluto da Frullini – coordinati da Michela Coccia, direttore clinico del Centro; la collaborazione di Federica Galli, logopedista dell’AST Pesaro-Urbino; il coinvolgimento dell’Associazione Italiana Sommelier AIS Marche e il sostegno del Dipartimento Solidarietà ed Emergenza della Regione.
“In questi anni la Fondazione ha investito il suo impegno nel migliorare la qualità della vita delle persone con patologie neuromuscolari”, dichiara Mario Frullini, attuale presidente di Fondazione Paladini. “E senza ombra di dubbio La Gioia del Cibo Anche con Disfagia è tra i progetti nei quali mio figlio Roberto ha creduto di più. Un progetto per formare i professionisti della ristorazione e che nel tempo ha ricadute concrete per chi affronta quotidianamente il problema della disfagia. Perché conservare il più a lungo possibile l’intimità e la gioia di gustare il cibo insieme ai propri cari dà fondamento alla dignità della vita.”
La disfagia non è una malattia di per sé. Rappresenta un sintomo, un segno di alcune patologie e consiste in una difficoltà, percepita o rilevata, nella deglutizione di cibo e/o di liquidi. È un frequente riscontro nell’ambito delle patologie neurologiche e, più in generale, delle malattie neurodegenerative, coinvolgendo fino al 70% dei pazienti. Può inoltre manifestarsi in forme più o meno gravi anche nell’invecchiamento. “È fondamentale per noi rispondere in modo adeguato ai bisogni legati ad un aspetto così cruciale della vita quotidiana dei nostri pazienti con SLA, SMA e distrofie muscolari”, dichiara Coccia. “L’educazione ad alimentarsi in modo corretto, infatti, è una parte importante del percorso di presa in carico dei Centri NeMO e siamo felici di contribuire a formare i futuri professionisti sulla possibilità di coniugare l’eccellenza e la creatività dell’arte della cucina, con la sicurezza nell’alimentarsi di chi vive il problema della disfagia. Condividere il valore della socialità e del buon cibo significa non solo fare cultura di inclusione, ma contribuire a trasferire quel messaggio di bellezza, che va oltre la malattia.”
I 5 incontri del percorso, svolti in primavera, hanno coinvolto 150 studenti delle classi del III e IV anno degli Istituti Superiori Santa Marta di Pesaro; Einstein Nebbia di Loreto; Panzini di Senigallia; Celli di Piobbico; Urbani di Porto Sant’Elpidio. L’iniziativa riprenderà a settembre con il nuovo anno scolastico. Obiettivo della prossima edizione sarà il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di istituti scolastici, con i quali far conoscere dal punto di vista clinico i problemi legati alla disfagia, i bisogni nutrizionali dei pazienti e le ultime novità in merito alle tecniche di preparazione di piatti a consistenze modificate. Il percorso si chiuderà con la realizzazione di eventi conviviali all’interno degli Istituti, grazie ai quali gli studenti si potranno cimentare nella preparazione di menù stellati, adatti anche a chi vive il problema della disfagia.