Riparte la prevenzione dell’occhio secco in farmacia, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza di non sottovalutare sintomatologie sospette che la potrebbero nascondere. L’iniziativa è promossa da Alcon. L’occhio secco è un’alterazione della superficie oculare caratterizzata da una modificazione della quantità e della composizione delle lacrime. È un disturbo che non è semplice da diagnosticare in quanto i sintomi sono diversi e eziologia e fisiopatologia della malattia sono spesso ambigue. Per questo i sintomi sono solitamente sottovalutati per diverso tempo, ritardando le terapie con un impatto sia fisico sia psicologico. Oltre 13milioni di persone dichiarano di avere sintomi riconducibili alla patologia dell’occhio secco, ma solo 2,7milioni dichiarano di curarsi e seguire un trattamento terapeutico appropriato; i restanti 10,3milioni vi convivono, senza curarla.
La farmacia rimane il primo presidio sanitario a cui si ricorre quando si rileva un problema non percepito come grave. Per questo, riuscire a intercettare sintomi sospetti e creare un ponte virtuoso con il medico oculista può fare la differenza per la salute oculare delle persone. I risultati dei 2.960 questionari raccolti nella prima edizione della campagna confermano come sia necessario creare un percorso tale per cui il farmacista abbia gli strumenti per invitare i cittadini a fare una visita specialistica che possa meglio interpretare la sintomatologia riportata. Alla popolazione è stato sottoposto il questionario SANDE (Symptom Assessment in Dry Eye) per dare una valutazione (mediante scale visive da 1 a 100) alla frequenza e alla gravità dei sintomi (bruciore, sensazione di corpo estraneo, secrezione mucosa, prurito, fotofobia, dolore visione annebbiata, sensazione di occhio appiccicoso). Il 25% riporta un’elevata frequenza di secchezza e irritazione oculare; il 42% definisce di gravità media i propri sintomi; il 18% la indica come elevata. La presenza dei sintomi è principalmente durante la giornata; meno al mattino e alla sera. Bruciore, sensazione di corpo estraneo e fotofobia sono i sintomi di maggiore incidenza di gravità.
“I risultati di questa iniziativa confermano quanto scientificamente è già noto: esiste un sommerso di pazienti che convive con problemi oculari, senza dare ad essi la giusta rilevanza”, commenta il prof. Pasquale Aragona, ordinario di Oftalmologia, Università di Messina. “Sottovalutare la patologia dell’occhio secco e non agire tempestivamente in modo mirato, porta ad un peggioramento progressivo che può compromettere seriamente la salute degli occhi. La farmacia gioca un ruolo importante nell’aiutare la popolazione a non sottovalutare segnali persistenti nel tempo e a indirizzarla allo specialista oftalmologo. Solo una visita approfondita, infatti, determina una diagnosi precisa, con un piano terapeutico adeguato. Creare un collegamento virtuoso tra farmacista e medico, è sempre più auspicabile a testimonianza della volontà di mettere realmente il paziente al centro del nostro agire.”