
L’emergenza ictus bussa alle porte dell’Unione Europea. Jon Barrick, Presidente della Stroke Alliance for Europe Association SAFE, e Valeria Caso, Presidente dell’European Stroke Organization ESO, hanno partecipato a un incontro, lo scorso mercoledì 30 novembre, presso la Commissione Salute dell’Unione Europea (UE) per discutere i livelli qualitativi dei programmi di prevenzione, cura e sostegno dell’ictus nei Paesi Europei. SAFE e ESO hanno presentato un pacchetto di proposte volte a indirizzare il sostegno dell’UE a tutti i Paesi d’Europa, incoraggiando l’ottimizzazione degli interventi per affrontare la problematica dell’ictus. L’ictus è causa di più del 9% di tutti i decessi in Europa e è la principale causa di grave disabilità a lungo termine.
I punti all’ordine del giorno discussi sono stati: l’impegno da parte dei Commissari di Salute a organizzare una riunione con i vertici sulla tematica dell’ictus che si terrà a Bruxelles l’11 maggio 2017; la diffusione dei report sul peso dell’ictus con i dati relativi alle prestazioni dei percorsi della cura dell’ictus in ogni Paese europeo e una relazione sulla situazione attuale della cura della fase acuta dell’ictus. Inoltre, sono stati discussi il supporto all’ESO e al SAFE e il sostegno a altre iniziative con l’obiettivo di creare un piano d’azione europeo contro l’ictus per maggio 2018 e per stilare una relazione complessiva sul peso economico dell’ictus entro il 2019.
Il piano d’azione europeo “Stroke” sarà la prosecuzione della dichiarazione di Helsingborg del 2006, che ha fissato obiettivi da raggiungere entro il 2015. Questi obiettivi sono ormai superati e sono adesso disponibili nuove conoscenze e opportunità di trattamenti. È possibile quindi dare vita a iniziative specifiche per far scendere il tasso di mortalità e di disabilità da ictus.