Presbiopia: un’esperienza simbolico-percettiva che incide sulla sessualità

Il pensiero sul difetto della capacità accomodativa e la difficoltà della messa a fuoco del nostro sistema visivo, induce alcune riflessioni nel campo simbolico-percettivo della vita relazionale e sessuale. Per comprendere ciò dobbiamo ricordare che il traguardo della presbiopia costituisce un momento in cui la persona si trova a dover affrontare una serie di profondi cambiamenti sia fisiologici sia sociali e relazionali. L’avvento della presbiopia, infatti, spesso coincidendo con le modificazioni fisiche apportate dalla menopausa e dal climaterio maschile alimenta e mantiene una crisi che incide profondamente sulla propria identità sessuale. Ecco che la presbiopia inserendosi in un periodo della vita che viene già di per sé percepito a livello simbolico come un giro di boa e sommandosi a tutti gli altri segni indicativi dello scorrere del tempo, rappresenta l’ennesimo fattore che va a incidere negativamente sulla propria autostima, sulla fiducia nelle proprie capacità seduttive e di conseguenza sulla risposta sessuale.

Ne consegue una serie di disturbi legati a compensazione narcisistica, ritiro della libido sull‘Io (desessualizzazione), depressione, proiezione somatica del vissuto depressivo, ipertensione, patologie del sonno, dell’apparato respiratorio e digestivo, ulteriori patologie oculari. La presbiopia, al pari della menopausa e del climaterio, rappresenta una ferita narcisistica e per alcuni può diventare una realtà da occultare perché sinonimo di “vecchio”. In una società, fattrice della Generazione L, dove la parola d’ordine è vietato invecchiare, ingrigire ed ingrassare, la presbiopia, per alcuni suoi figli può assumere una valenza prettamente pessimistica che impone un vissuto estraneo al proprio sentirsi giovani. Cinquantenni, consumatori di griff, profumi e parrucchieri all’ultimo grido, che vogliono restare giovani e lo fanno aderendo ad uno stile di vita più giovane spendono fortune in botulino, in lifting, in diete e in rimodellamenti vari e che improvvisamente vedono il proprio corpo perdere di valore al cospetto della presbiopia. Il sentirsi poco desiderabile, la paura di essere rifiutato o non accettato per un corpo che porta i segni evidenti della perdita di una funzione, la bassa autostima e la sensazione di una difficoltà hanno forti ripercussioni sull’immagine corporea, sulla salute mentale e sulla qualità della vita sessuale.

Il vedersi ogni giorno allo specchio con qualcosa in meno e qualcosa in più certifica l’aver varcato una soglia dalla quale è impossibile tornare indietro. Una disabilità che impone la ricerca della giusta distanza dalle cose e dalla vita, attraverso la revisione di certi valori soggettivi e di nuovi comportamenti che permettono alla persona di rimettersi in gioco, rafforzare e migliorare l’idea che ha di se stesso.