La terapia intensiva neonatale dell’Ospedale S. Carlo di Potenza è temporaneamente chiusa per mancanza di personale. “A seguito di improvvise e improvvide malattie che hanno costretto a letto sei dei sette medici attualmente in carico al reparto e uno a casa per infortunio, il reparto si è trovato totalmente privo di personale medico”, come recita un comunicato congiunto del presidente della Giunta Regionale Vito Bardi e dell’assessore alla Sanità Rocco Leone. “Abbiamo già garantito la disponibilità dell’Ospedale Generale Regionale F. Miulli di Acquaviva delle Fonti ad accogliere i neonati prematuri di Potenza – prosegue il comunicato – con la possibilità anche di trasferimento con elicottero, nei casi più gravi. Inoltre, grazie al nostro sistema di rete, abbiamo previsto il vicariamento delle TIN degli altri ospedali limitrofi, sia in Basilicata che nelle regioni attigue.”
In pratica, è stata attivato un sistema di rete per supportare i piccoli neonati e tamponare l’emergenza: “La salute dei nostri neonati è e deve essere prioritaria in ogni situazione”, ammoniscono il Presidente della Società Italiana di Neonatologia SIN, prof. Fabio Mosca, e il dott. Vincenzo Forziati, Presidente SIN delle Regioni Puglia e Basilicata, intervenendo sulla situazione di emergenza dell’Ospedale San Carlo di Potenza. “La carenza di Neonatologi è un problema enorme, sentito oramai da nord a sud e che va affrontato con la massima urgenza per trovare la migliore e più rapida soluzione a tutela della salute dei neonati italiani.”