La biopsia liquida, soprattutto in campo oncologico, si ottiene attraverso un semplice esame del sangue senza dover ricorrere al prelievo chirurgico o percutaneo di tessuti. Il sistema, presentato da Tethis S.p.A., si chiama See.d®; si tratta del primo preparatore universale di campioni di sangue per analisi di biopsia liquida, tipologia di diagnostica oncologica che si effettua a partire da un semplice prelievo di sangue. La piattaforma esegue una preparazione completamente automatizzata e standardizzata di un campione di sangue presso il punto di prelievo. La frazione cellulare viene stabilizzata su vetrini SBS proprietari nanostrutturati, che consentono il rilevamento delle cellule rare, comprese le cellule tumorali circolanti (CTC), mentre il plasma viene separato per l’analisi dei contenuti extra-cellulare. “Per la prima volta, tutti i contenuti rilevanti per le analisi di biopsia liquida sono resi disponibili dallo stesso campione di sangue in maniera standardizzata e tale da garantire la massima stabilità e informatività dei rari contenuti tumorali.”
La piattaforma è destinata all’uso professionale ma non richiede tecnici di laboratorio specializzati e soprattutto non necessita di spedizione di sangue intero in provette speciali con conservante, tra i punti più critici del flusso pre-analitico nell’ambito della biopsia liquida. See.d® processa il sangue fresco raccolto in provette EDTA entro 4-6 ore dal prelievo, favorendo l’integrità del campione. Al termine del processo, vengono prodotti vetrini SBS con un monostrato di globuli bianchi fissati e la relativa aliquota di plasma viene fornita in una provetta separata. Entrambe le frazioni sono stabili per diversi giorni, grazie alla minimizzazione di qualsiasi manipolazione o contaminazione prima della stabilizzazione. La piattaforma sarà presentata alla prossima conferenza sulla biopsia liquida organizzata dall’Associazione Europea per la Ricerca sul Cancro (EACR) a Bergamo, dal 24 al 26 maggio.
“Si tratta di una tappa fondamentale non solo per Tethis, ma anche per l’adozione della biopsia liquida”, dichiara Gian Martino Franchi, chief technology officer dell’azienda. “Abbiamo sfruttato i nostri vetrini proprietari funzionalizzati con nanomateriale che consentono l’adesione immediata, spontanea e delicata di cellule normalmente non aderenti, per sviluppare una piattaforma completamente automatizzata che non solo fissa tutti i globuli bianchi per l’individuazione di cellule rare senza tecniche di selezione, ma fornisce anche una frazione di plasma perfettamente stabile per l’analisi del contenuto extra-cellulare, consentendo di avere una preparazione ottimale di tutto il contenuto rilevante per i test di biopsia liquida. Si tratta di una novità assoluta nel suo genere e confidiamo che possa contribuire alla tanto attesa standardizzazione del processamento di sangue nel contesto della biopsia liquida. Abbiamo lavorato a stretto contatto con il nostro partner MACS srl per lo sviluppo di questa prima versione, e abbiamo già iniziato a pianificare la piattaforma di prossima generazione che migliorerà ulteriormente la facilità d’uso, l’efficienza e la produttività.”
I vetrini SBS sono compatibili con tutte le tecniche di patologia analitica, tra cui citologia, immunocitochimica (ICC), immunofluorescenza (IF), ibridazione in situ a fluorescenza (FISH), per analisi morfologiche o basate su biomarcatori, attraverso l’acquisizione di immagini in campo chiaro o in fluorescenza. L’adesione cellulare estremamente efficiente e la morfologia preservata, insieme alla distribuzione ottimale delle cellule sui vetrini come monostrato, consentono l’implementazione dell’imaging digitale supportato dall’intelligenza artificiale per l’individuazione, la classificazione e la caratterizzazione automatizzate di rare cellule tumorali circolanti e del comparto delle cellule immunitarie. Inoltre, le cellule identificate possono essere recuperate mediante microdissezione per l’analisi molecolare a livello di singola cellula.
Il plasma, a sua volta , è stabile per diversi giorni senza bisogno di essere congelato ed è pronto per l’estrazione del DNA circolante e altri marcatori senza ulteriori passaggi di centrifugazione. Il trattamento standardizzato e automatizzato fornisce plasma privo di contaminanti per un’analisi riproducibile e con contenuto di alta qualità.
“Siamo entusiasti di presentare questa nuova soluzione al mercato”, afferma Roberta Carbone, Ph.D., chief scientific officer di Tethis. “Si tratta di un primo passo verso la realizzazione di veri e propri test multianalitici e standardizzati di biopsia liquida che coinvolgano tutti i possibili contenuti tumorali rilasciati nel flusso sanguigno. Ora stiamo lavorando alla validazione per la marcatura CE-IVD della piattaforma e allo sviluppo di nuovi test di biopsia liquida da proporre ai pazienti e ai soggetti a rischio, ma accogliamo con favore anche gli operatori dell’industria diagnostica e gli sviluppatori di farmaci che desiderano sfruttare la preparazione ottimale e completa garantita da See.d® per lo sviluppo di nuovi test e companion diagnostics o per la stratificazione dei pazienti negli studi clinici.”