“Paziente” sarà la parola chiave nel futuro della salute

Teleassistenza e assistenza domiciliare integrata (21%), smartphone e app (19%), welfare integrativo e assicurazioni istantanee (17%), farmacia dei servizi (9%): sono queste le parole chiave che avranno il maggiore impatto sul futuro della salute. A dirlo è il campione che ha risposto alla survey Redesigning Life, la prima ad aver coinvolto tutta la filiera della salute: quasi 500 tra professionisti del Pharma, startup, centri di ricerca, associazioni pazienti.

LA FOTOGRAFIA SUL FUTURO DELLA SALUTE

Per il campione coinvolto, la sostenibilità del sistema sanitario nazionale resta la priorità: è scelta da quasi 1 intervistato su 3 (31%), seguita dalla medicina personalizzata (21%), dal contrasto a disinformazione e fake news (18%) e dalla necessità di una corretta prevenzione (18%). Ma c’è spazio anche per la co-creazione tra medici, pazienti e caregiver: per il 12% deve esserci un coinvolgimento attivo del paziente anche nello sviluppo di soluzioni a supporto. Solo il 3% scommette sulla disintermediazione della relazione medico-paziente, segno di una necessaria centralità del rapporto di fiducia tra esperto e paziente.

Sugli impatti positivi delle tecnologie digitali sulla salute il campione si è espresso in maniera diversificata. Per il 26% le soluzioni innovative avvantaggeranno prevalentemente la fascia attiva della popolazione (30%), per il 26% i silver, quindi la terza e quarta età. Seguono i bambini (18%), gli adolescenti (16%) e le donne (10%). Opinioni contrastanti tra le patologie che avranno un maggiore impatto sul SSN nel prossimo futuro: il campione rispondente segnala quelle neoplastiche e del metabolismo (incluso il diabete) col 21%. E poi quelle degenerative del sistema nervoso centrale (19%) e quelle cardiovascolari (18%). Per poi arrivare a quelle del sistema immunitario (9%) e quelle infettive (7%) e quelle rare (5%).

Ma è sulle patologie neoplastiche che si registreranno i maggiori progressi terapeutici e tecnologici nel prossimo futuro per almeno per 1 intervistato su 4 (nello specifico il 26%). Il paziente è la figura che subirà le maggiori evoluzioni e i cambiamenti più radicali legati alla trasformazione digitale: lo certifica il 21% del campione. A seguire c’è il medico di medicina generale (15%), il professionista dell’industria farmaceutica (15%), lo specialista (11%), il farmacista (10%), il caregiver (7%). Tra gli attori che più di altri stanno intrepretando in modo efficace e contemporaneo il futuro della salute ci sono le startup e le aziende farmaceutiche a guidare la classifica col 18%. A seguire le realtà assicurative e legate al comparto del welfare integrativo col 16%, i centri di ricerca col 15%, i poliambulatori specialistici col 9%.

CO-CREAZIONE CON L’HACKATHON

La migliore innovazione è l’ascolto, anche nella salute. Soprattutto nella salute. È con questo spirito che in Sanofi Italia è nato Redesigning Life, un format di co-creazione che ha coinvolto i collaboratori di Sanofi, i pazienti, i clinici, le istituzioni, gli startupper e tutti i portatori di interesse della filiera allargata della salute. Il nome del progetto nasce dalla copertina dell’Economist della primavera 2019, dedicata proprio al futuro della salute. Il progetto si è concretizzato in un hackathon realizzato nell’headquarter di Sanofi Italia che prevedeva quattro sfide in quattro aree terapeutiche.

CONFRONTO: IL WORKSHOP A #SIOS19

Qualità delle cure, ricerca di terapie innovative, eccellenza del personale sanitario e dei professionisti della salute. Ma anche spending review periodiche e disomogeneità territoriale nell’accesso ai servizi per una popolazione sempre più anziana e con più patologie croniche. Come può oggi declinarsi tutto questo con le tecnologie digitali immersive, pervasive e mobili? Che impatto hanno i servizi di e-health per la qualità delle prestazioni, l’ottimizzazione delle spese, la vicinanza e l’immediatezza di risposta alle necessità dei pazienti, la capacità di cogliere in modo predittivo i vari indicatori di benessere e rispondere ai bisogni ancora latenti?

Di tutto questo e dei risultati della survey con le risposte di chi lavora ogni giorno nella filiera della salute si è parlato lunedì scorso presso l’Università Bocconi di Milano nel corso del workshop Redesigning Life, all’interno dello StartupItalia Open Summit 2019 #SIOS19. Hanno partecipato Chiara Sgarbossa, Head of Digital Innovation in Healthcare Observatory, Politecnico di Milano; Eugenio Santoro, Head of Laboratory of Medical Informatics, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri; Laura Rossi, founder H-Maps; Felice Lopane, Lifescience Project Manager, Assolombarda; Gianluca Ferri, Paola Ferrario e Michele Avoni, Sanofi Italia; Giampaolo Colletti, in qualità di moderatore.