Parkinson: tremore ridotto dalla stimolazione cerebrale profonda (DBS)

Secondo alcuni ricercatori della Vanderbilt University di Nashville (USA), nelle fasi precoci della Malattia di Parkinson, la stimolazione cerebrale profonda (DBS) sarebbe in grado di rallentare le progressione del tremore a riposo: “Siamo rimasti sorpresi dal fatto che l’effetto fosse così potente, anche in un piccolo studio pilota come questo; potrebbe essere la prima prova di una terapia che rallenta la progressione del Parkinson”, dichiara il prof. David Charles, coordinatore dello studio. I ricercatori hanno analizzato i punteggi della Unifield Parkinson’s Disease Rating Scale-III (UPDRS-III) ottenuti da un precedente trial randomizzato pilota di due anni sulla DBS a livello del nucleo subtalamico in pazienti con Parkinson in fase iniziale. In particolare, 14 pazienti hanno ricevuto solo la terapia farmacologica e 13 sia la terapia con farmaci sia la stimolazione. Dall’analisi dei dati è emerso che il gruppo trattato sia con stimolazione che con farmaci aveva una media dei punteggi motori complessivamente migliore rispetto al gruppo trattato solo con terapia farmacologica.

Inoltre, tra l’inizio e a 24 mesi, i punteggi di tremore a riposo sono stati peggiori tra chi riceveva solo i farmaci rispetto ai pazienti trattati anche con la stimolazione cerebrale. In particolare, 7 pazienti trattati con farmaci e stimolazione non hanno mostrato tremore a riposo in nessuno degli arti precedentemente non interessati dal tremore, e in un caso il tremore è scomparso in tutti gli arti colpiti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Neurology.