Sono stati selezionati i 40 giovani talenti europei che prenderanno
parte al Biotechnology Leadership Camp, in programma dal 24 al 26
agosto a Basilea. Giunto alla sua terza edizione, questo prestigioso
seminario esplorativo Novartis offre ai giovani laureati o laureandi in
facoltà scientifiche l’opportunità di confrontarsi con esperti mondiali
di biotecnologie mediche, di un settore cioè destinato a una grande
espansione.
L’interesse dei giovani europei nei confronti del BioCamp Novartis è
andato crescendo, edizione dopo edizione. Quest’anno spetta all’Italia
il record di candidature, con ben 330 richieste di partecipazione
all’iniziativa. Quattro i selezionati, in virtù del loro curriculum di
studi e delle potenzialità espresse: Eva Coppola, Fabrizio Piazza,
Francesco Saladini, Sara Santinelli.
Eva Coppola, classe 1977, si è laureata nel 2001 in Biotecnologie
Mediche presso l’Università Federico II di Napoli e nel 2006 ha
conseguito il dottorato in Genetica Umana del Telethon Institute of
Genetics and Medicine di Napoli. Dal 2006 è ricercatrice nel Laboratoire
de Développement et Evolution du Système Nerveux dell’Ecole Normale
Supérieure di Parigi.
Fabrizio Piazza, nato nel 1979, ha conseguito la laurea in
Biotecnologie Farmaceutiche all’Università Statale di Milano nel 2005 e
nel 2008 il Dottorato Internazionale in Medicina Molecolare e
Traslazionale dell’Università di Milano-Bicocca. Attualmente è Research
fellow nel Laboratorio di Neurobiologia presso il Dipartimento di
Neuroscienze e Tecnologie Biomediche di quest’ultimo ateneo.
Francesco Saladini (nato nel 1983) si è laureato nel Settembre
2007, presso l’Università di Siena, in Biotecnologie per la Salute Umana
e un mese dopo è stato ammesso al dottorato di ricerca in Biotecnologie
Mediche della stessa università, nell’ambito delle Biotecnologie
microbiche e malattie infettive.
Sara Santinelli, nata nel 1983, ha conseguito quest’anno la
laurea in Biotecnologie Mediche Molecolari e Cellulari presso
l’Università La Sapienza di Roma. In maggio le è stata assegnata una
borsa di studio grazie alla quale amplierà la sua formazione
trascorrendo 24 settimane presso un centro di ricerca biotecnologico
europeo.
I quattro giovani italiani hanno già collaborato a numerose
pubblicazioni su riviste internazionali.
Il BioCamp si sviluppa nell’arco di tre giornate. La prima è dedicata
alle biotecnologie, alla ricerca farmaceutica, agli sviluppi nelle life
science e alle ripercussioni sulla comunità scientifica e sul business.
Il secondo giorno, i giovani si cimenteranno in un workshop, per
presentare un piano di sviluppo e lancio di un prodotto farmaceutico. Il
programma del terzo giorno prevede una sessione dedicata alle
prospettive di business, alle opportunità nel settore farmaceutico, e
alle possibilità di carriera nel settore delle biotecnologie. Durante il
seminario, i giovani avranno anche la possibilità di visitare i centri
di ricerca e produzione Novartis dell’area di Basilea.
Due tra i partecipanti a questo seminario saranno selezionati per
prendere parte al BioCamp internazionale, che si terrà a Cambridge,
negli Stati Uniti, dal 27 al 31 ottobre 2009.
In Italia, quello delle biotecnologie mediche è un settore giovane e
particolarmente dinamico, con quasi 170 aziende e 13 000 dipendenti (la
metà circa dell’intero comparto biotech nazionale), dei quali ben 4 500
nella Ricerca & Sviluppo. Nella ricerca viene investito quasi il 30% del
fatturato e questo impegno ha generato una pipeline promettente e in
fase di rapida espansione, passata dalle 30 sostanze innovative in fase
di sviluppo del 2006 alle 84 del 2008.
L’interesse dei giovani italiani verso le biotecnologie mediche è andato
progressivamente aumentando: secondo i dati diffusi da MIUR i laureati
che hanno scelto dottorati relativi alle Biotecnologie nel 2006 ha
sfiorato i 300 iscritti, con un incremento rispetto all’anno accademico
2001, dove si contavano circa 200 preferenze. Considerando il crescente
numero di iscrizioni a facoltà del settore chimico-farmaceutico, che nel
2007 contava oltre 14.000 matricole, ci si attende che l’interesse verso
queste aree cresca sempre di più anche nel nostro Paese.