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La Sindrome di Reiter: trattamento Stefano D’Oria |
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La terapia? Il trattamento si basa su dove la S. di R. si è manifestata. Per l’infiammazione articolare, i pazienti sono inizialmente trattati con antinfiammatori non steroidi. Questi medicinali includono aspirina, indometacina, tolmetina ed altri. Siccome possono dare problemi a livello gastrointestinale, con ulcerazioni e sanguinamento, si consiglia la somministrazione durante i pasti. I corticosteroidi possono essere di aiuto per ridurre l’infiammazione in trattamenti a breve termine. Possono essere presi sia per via orale che con iniezioni locali nelle articolazioni colpite. Sono anche usati per ridurre l’infiammazione dei tendini in qualche forma di tendinite. Le sulfosalazine (AZULFIDINE) possono avere effetto su pazienti con artriti persistenti, ma possono avere effetti indesiderati, come rash cutaneo e soppressione del midollo spinale. L’assunzione di Azulfadine richiede un continuo monitoraggio del sangue se il trattamento è lungo. Per infiammazioni aggressive di artrite cronica nella S. di R. può essere usato il methotrexate (RHEUMATREX), sia per via orale che per iniezione. E’ dato su base settimanale e richiede un continuo monitoraggio ematico perché altamente tossico per il midollo e per il fegato. La S. di R. può essere in relazione con l’infezione HIV. In questo contesto, le medicine immuno soppressive sono generalmente evitate per evitare il peggioramento della malattia dovuta ad HIV. L’infiammazione a livello oculare può essere alleviata con gocce antinfiammatorie. Alcuni pazienti con preoccupanti irritazioni iridiche richiedono iniezioni locali di cortisone per prevenire un infiammazione nociva all’occhio, che può condurre alla cecità. L’infiammazione intorno al pene può essere aiutata con creme a base cortisonica (TOPICORT). Quando il batterio si trova nell’intestino o nell’urina, sono dati antibiotici specifici. Nel futuro, altre medicine saranno sviluppate più specificatamente per la S. di R. Prove con trattamento antibiotico a lungo termine sono studiate, ed è possibile che queste possono essere efficaci nell’artrite reattiva associata con infezione da Chlamydia. |
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