Mentre i numeri dei contagi crescono, gli stili di vita cambiano. Chi lavora fuori casa per lunghe trasferte, magari in contatto con molte persone, prima di tornare in famiglia si sottopone a un tampone per essere sicuro di non infettare i propri cari. E questo è un fenomeno che sta rivoluzionando la routine di molti studenti che vivono a Padova e che, magari dopo una settimana passata con amici e colleghi, devono rientrare da genitori e nonni. Ma gli enti pubblici sono in difficoltà per rispondere alla massiccia richiesta di chi vuole eseguire un test anche solo in maniera cautelativa, senza aver avuto contatti “certi” con infetti. Paramedica ha elaborato nel Padovano una risposta a questa esigenza, utilizzando tamponi ultrarapidi che vengono effettuati immediatamente e a domicilio. Dal test all’esito passano al massimo 10 minuti, con un’affidabilità del 95%. Le persone, non dovendo fare code o uscire di casa, evitano inoltre di diffondere il virus o di essere contagiati nel raggiungere il laboratorio di analisi, luogo di possibile infezione.
“Negli ultimi giorni decine di studenti ci hanno chiamato; chiedevano tamponi d’urgenza per rientrare serenamente a casa da genitori e nonni”, spiega l’ad di Paramedica, Cristian Borella. “Sono giovani tra i 20 e i 25 anni, che magari vivono a qualche centinaio di chilometri da qui, e che per tornare a casa sereni vogliono prima controllarsi. Per questo abbiamo deciso di portare anche dentro alcune Università i servizi a domicilio di test sierologici rapidi (quelli noti per essere i ‘pungidito’) e di tamponi rapidi (quelli del ‘cotton fioc nel naso’). Basta attendere 10 minuti per capire se si è contratto o meno il virus e se l’infezione è in corso. Il servizio è molto richiesto, abbiamo dovuto assumere nuovo personale per rispondere alle domande.”