Osteoporosi: valutazione del rischio frattura con algoritmo dell’Aifa

Secondo gli esperti dell’AIFA, della Società Italiana di Reumatologia e della Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro che lo hanno ideato, bastano meno di 30 secondi per sapere se si è a rischio frattura da osteoporosi, che farmaci prendere e se andare dallo specialista. Tutto questo rispondendo a delle semplici domande che riguardano i fattori di rischio posseduti, da eventuali fratture pregresse a una densità ossea troppo bassa. Una volta inseriti i dati il sistema fornisce l’indicazione sul rischio e sui farmaci da prendere per la prevenzione. Lo strumento è dedicato innanzitutto ai medici, e sono in programma dei progetti pilota per utilizzarlo all’interno degli ospedali.

L’utilizzo, ha sottolineato il presidente Aifa Mario Melazzini, migliorerà l’appropriatezza prescrittiva e l’aderenza alle terapie. “In Italia – afferma Melazzini – ci sono più di 90mila fratture di femore l’anno negli over50, con oltre un miliardo di euro di costo annuo. Nonostante ciò abbiamo una bassa aderenza al trattamento, circa il 50%, e molti dei soggetti ad alto rischio di frattura non sono trattati in maniera appropriata. Il 63% delle donne a alto rischio frattura non sa di esserlo – conclude Melazzini – e abbiamo anche un 10% di donne che non sono a rischio e che invece sono sicure di esserlo”. L’algoritmo può essere consultato e utilizzato sulla pagina dell’Aifa, è a disposizione di medici e pazienti, e si basa sui criteri della Nota 79 dell’AIFA.