OMS, Ghebreyesus: “Diete malsane e eccessiva assunzione di sodio tra le principali cause di morte”

Il sodio, un nutriente essenziale, se consumato in eccesso aumenta il rischio di malattie cardiache, ictus e morte prematura. Si stima che l’assunzione media globale di sale sia di 10,8 g al giorno, più del doppio della raccomandazione dell’OMS, che è invece inferiore a 5 g, circa 1 cucchiaino. Per questo il sale risulta il principale fattore di rischio per la dieta e le morti legate all’alimentazione. Inoltre, l’elevata assunzione di sodio è correlata anche a un aumento del rischio di cancro gastrico, obesità, osteoporosi e malattie renali. Si stima che l’attuazione di politiche di riduzione del sodio potrebbero salvare circa 7milioni di vite a livello globale entro il 2030. La principale fonte di sodio è il sale da tavola (cloruro di sodio), ma è contenuto anche in altri condimenti come il glutammato di sodio. Attualmente, il 73% degli Stati membri dell’OMS non dispone di una gamma completa di attuazione di tali politiche, mentre solo il 5% degli Stati membri dell’OMS è protetto da politiche di riduzione del sodio obbligatorie. Secondo il rapporto OMS, in Italia non c’è invece nessun limite al contenuto di sodio negli alimenti, ma sono previste solo misure volontarie per ridurre il sodio nell’approvvigionamento alimentare.

“Le diete malsane sono una delle principali cause di morte e malattia a livello globale e l’eccessiva assunzione di sodio è uno dei principali colpevoli”, dichiara Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS. “Questo rapporto mostra che la maggior parte dei Paesi deve ancora adottare politiche obbligatorie di riduzione del sodio, esponendo la propria popolazione al rischio di infarto, ictus e altri problemi di salute. L’OMS invita tutti i Paesi a implementare i best buys per la riduzione del sodio e ai produttori di implementare i parametri di riferimento dell’OMS per il contenuto di sodio negli alimenti.”

“Questo importante rapporto dimostra che i Paesi devono lavorare con urgenza per attuare politiche di riduzione del sodio ambiziose, obbligatorie e guidate dal governo per raggiungere l’obiettivo globale di ridurre il consumo di sale entro il 2025”, afferma il dott. Tom Frieden, presidente e ceo di Resolve to Save Lives. “Esistono misure comprovate che i governi possono attuare e innovazioni importanti, come i sali a basso contenuto di sodio. Il mondo ha bisogno di azione e ora, o molte più persone sperimenteranno attacchi di cuore e ictus invalidanti o mortali, ma prevenibili.”