Anche in Italia lo scorso 03 marzo 2023 si è celebrato il World Hearing Day, evento di sensibilizzazione sul tema della salute uditiva. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2050 la disabilità uditiva interesserà oltre 2,5miliardi di persone, di cui oltre 700milioni in forma invalidante. La diminuita capacità di sentire impatta profondamente nella vita delle persone, che perdono la capacità di comunicare con gli altri, e dei bambini, nei quali viene compromessa la capacità di sviluppare il linguaggio. La condizione provoca frustrazione e isolamento sociale, soprattutto negli anziani. Sempre secondo l’Oms, sono oltre 1,5miliardi le persone che attualmente convivono con una qualche forma di disabilità uditiva; 430milioni in forma invalidante.
Negli ultimi anni l’allarme maggiore riguarda la sempre crescente esposizione al rumore, soprattutto negli ambienti ricreativi. L’Oms prevede che oltre 1miliardo di giovani nel mondo possano essere a rischio di perdita dell’udito a causa di abitudini di ascolto non sicure. Diagnosi precoce, programmi educativi e tecnologie assistive sono fondamentali, con il 50% dei casi di ipoacusia che si ritiene possa essere prevenuto attraverso misure di sanità pubblica. Anche di questo si è discusso nel corso dalla 2-giorni organizzata da Udito Italia. Oltre al messaggio dell’Oms e alla presentazione del Manuale di Formazione, sono stati organizzati tavoli di lavoro su temi quali Udito e Sicurezza Stradale; Accessibilità; Nuove Tecnologie; Benessere Acustico. Obiettivo dell’evento, l’elaborazione del documento programmatico Manifesto dell’Udito, che al termine dei lavori è stato sottoscritto da tutti i partecipanti e sottoposto all’attenzione del ministro della Salute, Orazio Schillaci.