Secondo indagine Coldiretti/Ixe’, il 25% degli italiani nell’ultimo anno ha seguito una dieta dimagrante mentre un sostanzioso 14% ha cambiato il proprio regime alimentare a causa di una patologia come diabete, pressione alta, colesterolo o celiachia. Una esigenza determinata dalla presenza in Italia di quasi 6 milioni di obesi e di 21 milioni in sovrappeso, poco meno della metà del totale della popolazione.
Il problema anche se diffuso in modo capillare lungo tutta la penisola riguarda maggiormente i maschi nelle regioni del Mezzogiorno con ampi tratti di costa come il Molise dove gli “oversize” raggiungono il record del 64,8%, la Campania (61,6%), la Sicilia (60,6%) e la Puglia (59,1%) mentre per le femmine, la Basilicata (46,5%), la Puglia (44,1%), la Campania (43,7%), il Molise (43,4 per cento) e la Sicilia (40,8%).
Nonostante nel comune sentire si tenda a considerare l’eccesso di peso, e persino l’obesità, ancora come condizione estetica, l’obesità è una vera e propria malattia . L’obesità causa di aumentato rischio di diabete, malattie cardiovascolari e di alcune forme di tumore; essere sovrappeso od obesi riduce il benessere psicologico, determina un impatto negativo sulla funzionalità fisica, con diminuzione della capacità di compiere anche le più semplici attività quotidiane, con depressione e cattiva qualità di vita.” Sono oltre 100mila i nuovi obesi in Italia ogni anno e quasi 200mila le persone in sovrappeso, per un totale di 27 milioni di individui o obesi (quasi sei milioni) o in sovrappeso (21 milioni), poco meno del 60% degli italiani adulti. L’obesità incide sul sistema Paese per 9 miliardi di euro tra costi sanitari, calo di produttività, assenteismo, mortalità precoce. È quanto era emerso qualche mese addietro dal documento “Il Burden of Disease dell’Obesità in Italia”, realizzato da Italian Barometer Diabetes Observatory (IBDO) Foundation.