Colvid-19, è il nome del nuovo farmaco che sarà sperimentato contro il virus SARS-CoV-2. In realtà si tratta della colchicina, utilizzata già da diversi anni per combattere gli attacchi gottosi e quindi l’infiammazione di una o più articolazioni che risultano dolorose, gonfie, e tumide a causa del precipitare degli acidi urici, presenti in eccesso. Lo studio è stato promosso dalla Sezione di Reumatologia del dipartimento di Medicina dell’Università di Perugia e sarà realizzato sotto la protezione della Sir Società Italiana di Reumatologia, finanziatore della ricerca, della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali Simit e dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri Aipo. “Il farmaco dovrebbe avere un’azione antivirale e bloccare contemporaneamente la risposta infiammatoria del sistema immunitario, senza però causare una immunodepressione”, dichiara il prof. Roberto Gerli, presidente Sir. “Sono tutte caratteristiche che possono essere sfruttate per limitare e quindi prevenire alti livelli di infiammazione responsabili dei danni d’organo determinati da un agente patogeno estremamente pericoloso e insidioso come il Coronavirus.”
Per questo l’idea è quella di reclutare 308 pazienti positivi e ricoverati in ospedale ma per i quali non sia stato ancora necessario il trattamento in terapia intensiva.