
Le cellule staminali mesenchimali (MSC) sono cellule stromali multipotenti presenti in diversi tessuti adulti e sono già state studiate in modelli animali per diverse malattie infiammatorie, supportando il loro uso nell’artrite reumatoide (AR), nel lupus eritematoso sistemico e nel morbo di Crohn. Tuttavia, la somministrazione avveniva fino a oggi per via sistemica e diversi studi hanno dimostrato come questo spinga le cellule MSC verso i tessuti linfoidi vicini al sito dell’infiammazione, dove si ha un incremento delle cellule del sistema immunitario che modulano e a loro volta vengono regolate dalle MSC. Proprio per questo, Pablo Mancheno Corvo e la sua équipe di ricercatori hanno ipotizzato che una diretta somministrazione intralinfatica (IL) possa essere un metodo più efficace, in grado di aumentare significativamente l’effetto terapeutico e di ridurre le dosi di MSC e, così, i costi e gli eventi avversi legati alla terapia. L’obiettivo dello studio è stato quello di esaminare la fattibilità e l’efficacia della somministrazione IL di cellule staminali mesenchimali adipose (human expanded adipose mesenchymal stem cells, eASC) in un modello murino di artrite indotta da collagene (CIA).
Dall’analisi dei dati emerge che la somministrazione IL di eASC:
* Limita la progressione e la severità dell’artrite;
* Riduce la distruzione dell’osso;
* Incrementa i livelli di cellule T regolatorie (CD25+Foxp3+CD4+) e Tr1 (IL10+CD4+) nella milza e nei linfonodi adiacenti.
I risultati dello studio indicano che la somministrazione IL di eASC è molto più efficace nel trattamento dell’artrite rispetto alle terapie cellulari precedenti, rappresentando dunque una valida alternativa anche per altri disordini infiammatori. Lo studio è stato pubblicato su Frontiers in Immunology.