La nuova sottovariante BA.2.75 di Omicron, soprannominata Centaurus, arrivata anche in Italia

Centaurus (BA.2.75) è arrivata anche in Italia. Altamente infettante, preoccupa in particolare per la presenza di 45 mutazioni simili a Omicron e altre 15 peculiari. Tra queste, 8 si trovano nella proteina Spike (dove BA.5 ne presenta invece 3). In particolare, differisce rispetto a BA.2 per 2 mutazioni chiave: G446S e R493Q. La capacità di SARS-CoV-2 di eludere gli anticorpi sembrerebbe dunque aumentare, con una contagiosità maggiore che si stima essere di circa 13 volte più rapida nel diffondersi rispetto a BA.5. Scoperta in India ai primi di maggio, ha un tasso di crescita costante di 0,13 al giorno, rispetto allo 0,01 di BA.5. Casi di BA.2.75 sono stati registrati in India, Regno Unito, Usa, Giappone, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Nepal, Indonesia e in alcuni Paesi europei, tra cui Olanda, Danimarca, Lussemburgo e Germania. Per il momento, in Italia è stata segnalata 1 sola sequenza riconducibile a BA.2.75, registrata anche nel campionamento dell’11-17 luglio dell’Istituto Superiore di Sanità. “Era ovvio che la nuova variante BA.2.75 arrivasse anche in Italia per le sue caratteristiche di diffusività”, dichiara Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene Generale e Medicina Preventiva all’Università degli Studi di Milano, direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi. “Come abbiamo visto anche per Omicron, potrebbe essere protagonista di un’ondata nel prossimo futuro. Spero comunque che la capacità protettiva determinata dalla vaccinazione (e dalla necessaria rivaccinazione) non ampli troppo il numero dei soggetti suscettibili.”