Neuropsichiatri infantili SINPIA contro Disegni di Legge sulla Salute Mentale: “A rischio l’assistenza a bambini e adolescenti”

“La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza SINPIA – si legge in un comunicato – esprime profonda preoccupazione per le conseguenze sull’assistenza a bambini e adolescenti con disturbi neuropsichici dei Disegni di Legge sulla Salute Mentale che saranno discussi in Commissione Affari Sociali del Senato la prossima settimana a partire dal testo Zaffini.”

“Sono più di 2milioni i bambini e gli adolescenti che soffrono di disturbi neuropsichici dell’età evolutiva e già oggi solo una parte riesce a ricevere l’assistenza di cui ha bisogno”, dichiara Elisa Fazzi, presidente SINPIA. “Tra mille difficoltà e grandi disomogeneità interregionali, i servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza cercano di garantire la prevenzione, la diagnosi, la presa in carico, la terapia, la riabilitazione per bambini e adolescenti e per le loro famiglie, a fronte di un continuo aumento delle richieste e dell’impatto drammatico della pandemia sui minori.”

“Il modello di assistenza che emerge sia dal Disegno di Legge che dagli emendamenti proposti, appiattendo l’intervento ai soli disturbi psichiatrici in adolescenza e addirittura immaginando nuovi servizi per la fascia di età 14-25 anni, potrebbe compromettere ulteriormente l’assistenza e la riabilitazione a centinaia di migliaia di minori e alle loro famiglie e tutto il supporto all’inclusione scolastica e sociale”, afferma Antonella Costantino, past president SINPIA. “Bambini e adolescenti con autismo, malattie rare, dislessia, paralisi cerebrali infantili, disabilità complesse, disturbi alimentari, disturbi di linguaggio, epilessia, disabilità intellettiva, depressione, disturbi da deficit di attenzione e iperattività, disturbi del movimento, patologie neuromuscolari, tumori cerebrali, psicosi, autolesionismo e comportamenti suicidari e molto altro ancora, ben oltre i soli disturbi psichiatrici.”

“La prevenzione in salute mentale […] non può essere limitata solo all’individuazione precoce dei sintomi dei disturbi psichiatrici in adolescenza, ma deve essere affrontata fin dai primi anni di vita, attraverso la promozione del neurosviluppo e l’individuazione precoce, la cura e la riabilitazione di tutti i disturbi neuropsichiatrici dell’infanzia e dell’adolescenza, nell’ottica ‘one brain, one health’”, prosegue la nota. “Soprattutto, bambini e adolescenti non sono adulti in miniatura, e i bisogni, gli interventi e le tutele necessarie per una quattordicenne sono molto diversi da quelli per un 25enne.”

“Per garantire un’assistenza realmente efficace è essenziale che tutti i minori, anche gli adolescenti, siano curati in servizi dedicati e separati da quelli per gli adulti, con equipe multidisciplinari specializzate nell’età evolutiva, percorsi terapeutici su misura che tengano conto dello sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale, spazi fisici adeguati, e il coinvolgimento attivo di famiglia, scuola e ambiente di vita”, afferma ancora Fazzi. “Inoltre, data la complessità dei disturbi seguiti, diverse organizzazioni locali e raccordi necessari (con l’area pediatrica in particolare ma anche neurologica, psicologica, della riabilitazione, genetica, scolastica, sociale e molte altre), l’appartenenza obbligata al DSM è controproducente e potrebbe impattare in modo negativo sulla continuità di cura sia trasversale che longitudinale di bambini, ragazzi e famiglie”, si legge ancora nella nota. “Continuità di cura che non può venire affrontata con una ulteriore frammentazione e duplicazione di servizi, ma richiede interventi strategici e coordinati perché dopo i 18 anni ragazzi e famiglie non vengano abbandonati a sé stessi.”

“Ancora – prosegue la SINPIA – andrebbe finalmente affrontato e risolto il problema dei posti di degenza in Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che oggi sono 403 in tutta Italia a fronte di una necessità di almeno 700, e potenziate le risorse per i servizi di NPIA più in generale. Troppi bambini e soprattutto troppi adolescenti vengono ancora ricoverati in reparti per adulti, con conseguenze drammatiche.”

“Infine – conclude Costantino – l’ambito dei servizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza ha norme recenti e ancora perfettamente appropriate, quali le Linee di Indirizzo sui disturbi neuropsichiatrici dell’infanzia e adolescenza approvate in Conferenza Unificata nel 2019. Più che dare nuovi indirizzi, servirebbe ribadire che vanno applicati quelli esistenti, in modo omogeneo e in tutte le regioni. Tutelare la specificità dell’infanzia e dell’adolescenza, promuovere il neurosviluppo e garantire risposte a tutti i minori con disturbi neuropsichici e alle loro famiglie è fondamentale per il futuro della società.”