
Il morbillo è una malattia virale, esantematica ed estremamente contagiosa; può interessare bambini e adulti e l’unico modo per proteggersi è la vaccinazione. Il contagio avviene attraverso goccioline provenienti da naso, bocca o gola dei soggetti infetti e quindi per via inalatoria. Il primo sintomo del morbillo è normalmente la febbre alta, che insorge tra i 10 e i 12 giorni dopo l’esposizione al virus e dura dai 4 ai 7 giorni. Nello stadio iniziale si possono manifestare rinorrea, tosse, occhi arrossati, e piccoli puntini bianchi all’interno delle guance. Dopo diversi giorni compare un eritema, di norma sul viso e sulla parte superiore delle guance. Dopo circa 3 giorni l’eritema si estende fino a raggiunge anche mani e piedi. L’eritema dura dai 5 ai 6 giorni e poi scompare. In media si presenta 14 giorni dopo l’esposizione al virus (con un’oscillazione dai 7 ai 18 giorni).
Non esiste un trattamento specifico per il morbillo e la maggior parte dei soggetti colpiti guarisce in 2-3 settimane. Tuttavia nei bambini malnutriti o nei soggetti con ridotta immunità, il morbillo può causare complicazioni molto serie. Le complicazioni sono più comuni nei bambini sotto l’età di 5 anni o negli adulti con un’età superiore ai 20 anni. Le complicazioni più gravi includono cecità, encefalite, diarrea grave con relativa disidratazione, infezioni all’orecchio o gravi infezioni respiratorie come la polmonite. In taluni casi le complicazioni associate alla malattia portano al decesso. Si stima che nel 2014 il morbillo abbia causato circa 114.900 decessi nel mondo, corrispondenti a 314 morti al giorno e 13 morti ogni ora. Oltre il 95% dei decessi avviene in paesi a basso reddito con infrastrutture sanitarie carenti, sebbene anche le popolazioni europee siano ancora interessate dalla diffusione di questa malattia. Il morbillo è una malattia strettamente umana, per questo può essere eradicata tramite la vaccinazione. Nel settembre 2016 l’America è stata dichiarata la prima regione libera da morbillo.