
È nata in questi giorni la prima bambina successivamente a vitrificazione automatizzata; altre 30 gravidanze sono attualmente in corso. Il tutto succede presso il Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi di Monza, accreditato con il SSN. Nella fecondazione assistita, la crioconservazione è uno dei fattori cruciali per la buona riuscita del trattamento: si tratta di un processo che permette di aumentare le probabilità cumulative di successo di una procedura di PMA (procreazione medicalmente assistita) consentendo di ottimizzare l’utilizzo di embrioni e limitando i rischi di complicanze legate alla procedura.
“Fino ad oggi il processo di vitrificazione è stato svolto con una metodologia completamente manuale, fattore che ha determinato la variabilità dei tassi di sopravvivenza delle cellule in quanto dipendente esclusivamente dalle abilità dell’operatore”, spiega la dott.ssa Mariabeatrice Dal Canto, Biologa e Direttrice di Laboratorio presso il Centro. “L’introduzione del nuovo strumento di vitrificazione automatizzata permette ai nostri operatori di limitarsi al posizionamento dell’embrione all’interno del dispositivo di congelamento, dove rimane per tutto il processo. Questo ci dà la certezza che ogni passaggio venga svolto in maniera assolutamente controllata e standardizzata, l’introduzione di questo strumento ci consente inoltre di gestire in maniera efficiente il laboratorio.”
“Il nostro centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi di Monza è il primo in Italia ad avere ottenuto una nascita mediante l’impiego di questa tecnica innovativa”, dichiara il dott. Mario Mignini Renzini, Responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza e Direttore Medico del Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi. “La novità è particolarmente rilevante anche perché Biogenesi opera in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, mettendo quindi a disposizione di tutti i cittadini competenze e soluzioni di elevatissima qualità. Presso il nostro Centro sono 30 le gravidanze in corso ottenute mediante l’impiego di questa nuova metodologia.”