Il Molise Che Dona. A Campobasso, incontro con relazioni e testimonianze sulla donazione di sangue, cellule, tessuti e organi

Sensibilizzare la popolazione sul tema della donazione e contribuire a rendere il nostro Paese autosufficiente dal punto di vista della disponibilità di farmaci plasmaderivati. Questi gli obiettivi dell’incontro Il Molise Che Dona, svoltosi nei giorni scorso a Campobasso, in collaborazione con l’Accordo Interregionale Pla.NET e il supporto di Takeda. Si tratta del quarto appuntamento del ciclo di incontri multidisciplinari sul tema dei medicinali plasmaderivati nelle Regioni Toscana, Marche, Lazio, Campania, Molise e Ispettorato Generale della Sanità Militare, Consorzio Pla.NET.

Al centro del dibattito la donazione di sangue e plasma, fondamentale per garantire la produzione e la disponibilità di farmaci plasmaderivati, terapie salvavita per il trattamento di patologie acute e croniche, tra cui le immunodeficienze primitive, le malattie neurologiche, l’emofilia ed altri disordini coagulativi. A partire dal plasma donato, le industrie farmaceutiche convenzionate producono in conto-lavoro i farmaci richiesti per il Servizio Sanitario Nazionale. A causa del numero crescente di pazienti che ha necessità di cura, la disponibilità di plasma diventa sempre più limitata: ad oggi l’Italia si trova in una posizione di svantaggio poiché dipende dall’estero per circa 1/3 del proprio fabbisogno. La donazione è dunque cruciale per centrare un obiettivo ambizioso: l’autosufficienza del nostro Paese dal punto di vista della disponibilità di farmaci plasmaderivati.

Secondo gli ultimi dati del consorzio interregionale Pla.NET, nel periodo gennaio-settembre 2024 la donazione di plasma in Italia è aumentata del +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2023; in Molise, si è passati da 2.688 a 2.703 Kg.

“Siamo molto contenti che il Molise abbia registrato nel 2023 una ripresa nella raccolta del plasma e anche confrontando settembre 2023 con settembre 2024 il trend della Raccolta di Plasma è in aumento”, afferma Matilde Caruso, direttrice UOC Medicina Trasfusionale ASReM SRC Molise. “Un dato importante che è il risultato sia della sensibilità al tema da parte dei cittadini molisani e delle attività di volontariato e comunicazione sul territorio che della riorganizzazione della Rete Trasfusionale Regionale che vede, grazie alla collaborazione con AVIS Regionale punti di Raccolta capillarmente presenti sul territorio ed in corso di ulteriore incremento. L’incontro di oggi ci permettere di tenere alta l’attenzione sul tema e dare informazioni sul destino del plasma una volta raccolto ai donatori ed ai pazienti. Per cui ringrazio sentitamente l’Accordo Interregionale Pla.NET e l’azienda Takeda convenzionata per il frazionamento del plasma.”

“Come Azienda sappiamo di avere una grande responsabilità verso la comunità dei donatori e verso quella dei pazienti perché noi trasformiamo il plasma donato in farmaci salvavita, terapie che hanno la potenzialità di cambiare la vita dei malati. Noi di Takeda abbiamo oltre 1.000 dipendenti che operano nelle sedi produttive di Rieti e Pisa e che ogni giorno dedicano tempo, competenze e passione per la produzione di questi farmaci”, dichiara Francesca Micheli, amministratore delegato Takeda Manufacturing Italia. “Servono circa 130 donazioni di plasma per produrre farmaci per il trattamento annuale di 1 paziente con immuno-deficienze primarie; ne servono 900 per 1 paziente con deficit di alfa-1-antitripsina. Sono numeri che fanno riflettere: la cura di diverse gravi malattie rare dipende dalla generosità dei cittadini a donare ma anche dalla capacità dell’industria di trasformare il plasma in farmaci.”

In occasione dell’incontro, grazie anche alla presenza di donatori e pazienti riceventi, si è discusso dell’importanza della donazione degli organi e dei tessuti, quella del midollo osseo e del sangue del cordone ombelicale, essenziali nella cura di patologie oncologiche. All’evento erano presenti, tra gli altri: Gianfranco Massaro, presidente CVS Molise, presidente onorario della Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donatori di Sangue FIODS; Marilena Manocchio, coordinatrice ff, UOC Ginecologia ed Ostetricia di Campobasso; Silvia Piano, dirigente medico UO Medicina Trasfusionale ASReM, responsabile UOS; Graziella Vizzarri, responsabile Molise Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule AIDO Odv; Guglielmo Venditti, dirigente medico, responsabile UOS Nefrologia di Isernia; Francesca Baralla, psicologa e psicoterapeuta, specialista in Psicologia Clinica, dottore di ricerca in Psicologia Dinamica, Clinica e dello Sviluppo Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute Vincenzo Tiberio, Università degli Studi del Molise; Fabrizio Pastena, dirigente medico, UO Chirurgia Isernia, vicepresidente SIMITU; Fabrizio Gentile, direttore della Scuola di Specializzazione in Patologia Biochimica Clinica UNIMOL; Patrizio Giannini, contract manufacturng lead Takeda.