Modena. “In aumento le domande di cura per i disturbi alimentari”

Crescono di oltre il +10% rispetto al 2023 le richieste di pazienti con disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, in particolare obesità, anoressia, bulimia nervosa e alimentazione incontrollata. È quanto emerge dall’analisi degli accessi al Centro specializzato multidisciplinare, operativo all’interno dell’Ospedale privato accreditato Casa di Cura Fogliani di Modena, diretto dal dott. Dante Zini e inserito nella rete nazionale dei Centri dell’Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso Aidap.Anche nel 2024 il disturbo più diffuso continua ad essere l’obesità, che in Italia interessa il 10,4% della popolazione, con un’incidenza ancora superiore al Sud, anche se negli ultimi anni il Nord ha registrato una crescita mediamente più alta. In Emilia-Romagna si registra una percentuale dell’11,4% (dati Passi 2023). “È un problema importante di Sanità pubblica, perché determina gravi rischi per la salute: cardiovascolari, cerebrovascolari, diabete, depressione e anche sessuali e sulla funzione riproduttiva”, dichiara Zini. “Tutte le ricerche ci dicono che l’approccio che fa leva solo sulla dieta non è sufficiente, perché è puramente prescrittivo, basato solo sulla buona volontà; ma il nostro agire è influenzato da molteplici fattori: aspetti emozionali, abitudini acquisite, aspetti culturali appresi. Anche lo stress quotidiano diventa una variabile rilevante. Certamente la dieta, se corretta, è uno strumento utile, ma sappiamo che occorre porre attenzione, oltre che a una buona educazione alimentare, all’attività fisica, allo stile di vita attivo e anche agli aspetti psicologici che ci condizionano.”

Come ribadito anche dal recente Congresso della Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare e dell’Obesità, ricorda ancora Zini, per essere efficace, un trattamento deve prestare attenzione all’alimentazione, all’attività fisica e agli aspetti psicologici, come fa la terapia cognitivo-comportamentale dell’obesità.

I dati sull’accesso al Centro confermano che i disturbi più conosciuti, quali anoressia nervosa, bulimia nervosa e alimentazione incontrollata, il cosiddetto binge eating, sono sempre più diffusi, con la pandemia che ha contribuito a un aumento significativo dei casi legati ai disturbi alimentari e, in generale, a un aggravamento delle problematiche psicologiche. Con maggiore frequenza emergono nuove tipologie di disturbi alimentari: vi sono anche forme che pur non accompagnandosi a un bassissimo peso determinano tuttavia una altrettanto grande sofferenza psicologica. Tra i casi emergenti, il fenomeno degli sportivi alla ricerca di eccessiva magrezza e prestazioni spropositate, facendo ricorso a integratori, non di rado sfiorando il doping. Ci sono poi tutte le forme nuove della cosiddetta vigoressia, soprattutto nei maschi, caratterizzate non c’è tanto la ricerca della magrezza quanto della muscolarità, molto diffuse, conclude l’analisi, nelle palestre e più in generale come modello culturale.