“Minori rischi cardiovascolari con l’acido bempedoico

L’acido bempedoico riduce significativamente il rischio di eventi cardiovascolari totali e non provoca alcun aumento della glicemia o dell’incidenza di diabete di nuova insorgenza in pazienti ad alto rischio di malattie cardiovascolari. È quanto emerge da 2 analisi pre-specificate dello studio di fase 3 Clear Outcomes presentate in occasione del Congresso Europeo di Cardiologia 2023, ad Amsterdam. Un’analisi pre-specificata dei dati dello studio Clear Outcomes sull’impatto del trattamento con acido bempedoico sul totale degli eventi CV – primo e successivi – nei pazienti ad alto rischio mostra una riduzione del rischio relativo (RRR) del 20%. Lo studio Clear Outcomes ha precedentemente mostrato che il trattamento con acido bempedoico ha ridotto il rischio di un primo evento CV MACE-4 del 13% tra i soggetti ad alto rischio di malattia cardiovascolare che non potevano o non volevano assumere statine. Quest’ultima analisi degli eventi totali – che ha seguito i pazienti per una mediana di 3,4 anni – mostra un aumento della riduzione del rischio relativo di eventi CV MACE-4 se si considera non solo il primo, ma tutti gli eventi. Esiste una solida documentazione che dimostra come chi abbia subìto un evento cardiovascolare avverso presenti un rischio maggiore di subirne di successivi. I dati dello studio mostrano che l’utilizzo di acido bempedoico comporta una continua riduzione del rischio di incorrere in un primo o in secondo evento CV.

I risultati dell’analisi degli eventi totali presentati comprendono anche il 17% di riduzione del rischio relativo per il composito a tre componenti di eventi cardiovascolari avversi maggiori (MACE-3), definito come morte per cause CV, infarto miocardico non fatale o ictus non fatale; il 31% di RRR per l’infarto miocardico non fatale e il 22% di RRR per la rivascolarizzazione coronarica. Questi nuovi dati stabiliscono i benefici del trattamento a lungo termine con acido bempedoico nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare: “Sappiamo che i pazienti che hanno subìto un evento cardiovascolare avverso hanno un rischio maggiore di sviluppare eventi successivi”, dichiara Kausik Ray, professore di Salute Pubblica e presidente della Società Europea dell’Aterosclerosi, consulente cardiologo onorario, direttore ICTU Global e vice direttore dell’Imperial Clinical Trials Unit dell’Imperial College di Londra. “I dati di oggi supportano i benefici dell’acido bempedoico nella riduzione a lungo termine del colesterolo LDL e l’efficacia di questo trattamento nel contribuire a ridurre il rischio non solo di un primo evento cardiovascolare, ma anche di quelli successivi. Inoltre – prosegue – i dati mostrano che il trattamento con acido bempedoico non influisce sui livelli di glucosio o sull’incidenza di diabete di nuova insorgenza. Tra i pazienti con diabete, che di fatti sono molto più a rischio di eventi cardiovascolari e i cui livelli di colesterolo LDL non erano controllati, l’acido bempedoico ha fornito significativi benefici cardiovascolari assoluti. Questi risultati rafforzano l’utilizzo dell’acido bempedoico come opzione terapeutica efficace per la riduzione del C-LDL e del rischio cardiovascolare in Europa. Inoltre, l’acido bempedoico fornisce un’opzione terapeutica efficace per coloro che non vogliono o non possono assumere o aumentare la dose di statine, e questo segna un passo entusiasmante e fondamentale per rispondere a un’elevata esigenza clinica insoddisfatta.”