Minestrone ritirato dal commercio per rischio contaminazione da Listeria. L’azienda italiana Findus ha ritirato 14 lotti di prodotto per il rischio di contaminazione dal batterio. I lotti interessati dal ritiro sono: Minestrone Tradizione da 1 KG (L7311, L7251, L7308, L7310, L7334); Minestrone Tradizione 400g (L7327, L7326, L7304 e L7303); Minestrone Leggeramente Sapori Orientali 600g (L7257, L7292, L7318, L8011) e Minestrone Leggeramente Bontà di semi 600g (L7306). Chi si trovasse in possesso dei prodotti in questione è invitato a contattare, per qualunque informazione, il numero verde 800 90 60 30 o l’indirizzo mail urgente@findus.it.
“La decisione, volontaria e in via del tutto precauzionale, di richiamare questi prodotti – si legge – è stata presa a seguito della segnalazione della potenziale contaminazione da Listeria di una partita di fagiolini, utilizzati in minima parte all’interno dei prodotti oggetto del richiamo”. I ritiri fanno seguito a una segnalazione di allerta europea proveniente dall’Ungheria. Il batterio è pericoloso se il minestrone viene consumato crudo. In Europa è in un’epidemia che ha causato finora 47 contagi e 9 decessi. “Findus tiene a precisare che la categoria dei prodotti oggetto del richiamo prevede il consumo solo previa cottura, come chiaramente indicato sulle confezioni. La cottura del prodotto annulla ogni potenziale rischio per la salute.
E anche due prodotti surgelati a marchio Freshona nei punti vendita Lidl della sola Sicilia sono stati ritirati sempre a scopo precauzionale per rischio di contaminazione da Listeria monocytogenes. L’annuncio da parte della GREENYARD N.V. è sul sito della Lidl. Questi i lotti: Art. 79520 Freshona Mais surgelato, 450g Codice a barre 20417963; Art.12105 Freshona Mix di verdure surgelate, 1000g – Assortimento Gemüsemix – Mix di verdure Codice a barre 20039035.
Ma per quanto riguarda i farmaci l’aspetto è ancora più preoccupante: l’Aifa e le altre agenzie europee hanno disposto l’immediato ritiro dalle farmacie e dalla catena distributiva a causa di un’impurità riscontrata nel principio attivo prodotto dall’officina della Zhejiang Huahai Pharmaceuticals, nel sito di Chuannan, Duqiao, Linai (China). Attualmente risulta che l’impurità sia presente solo nei prodotti fabbricati nel sito citato. La sostanza sotto accusa è la N-nitrosodimetilamina (Ndma), classificata come probabilmente cancerogena per l’uomo, che sarebbe presente nei lotti di materia prima utilizzati per produrre i medicinali contenenti valsartan oggetto di ritiro. La Ndma è un antagonista del recettore dell’angiotensina II, usato per trattare l’ipertensione e l’insufficienza cardiaca. I pazienti in cura con farmaci a base di valsartan devono verificare se il medicinale che assumono sia presente nella lista dei medicinali coinvolti dal ritiro a scopo precauzionale. I farmaci ritirati dal mercato sono in commercio con diversi nomi: Valpression e Combisartan (Menarini), Validroc e Pressloval (So.Se. Pharm), Valsodiur (Ibn Savio), Valbacomp (Crinos), Valsartan Doc e Cantensio (Doc Generici), Valsartan Almus (Almus), Valsartan (Zentiva), Valsartan e Hct (Eurogenerici), Valsartan e Idroclortiazide (Pensa Pharma, Ranbaxy Italia, Teva, Doc Generici e Sandoz), Film (Sandoz), Valsartan Hctz (Tecnigen). L’Aifa pubblica sul proprio sito l’elenco completo dei farmaci ritirati.