
Sostituire il sale con un’alternativa a basso contenuto di sodio può essere utile per ridurre il rischio di ictus nei soggetti con pressione alta o che hanno avuto un precedente ictus. È quanto sostengono alcuni ricercatori in uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine. Già diverse ricerche hanno dimostrato che vari sostituti del sale, come per esempio il cloruro di potassio, possono aiutare ad abbassare la pressione sanguigna. Tuttavia questo lavoro analizza i loro effetti anche sui rischi di malattie cardiache, sull’ictus e sulla morte collegabile a queste cause.
I ricercatori hanno consegnato ai partecipanti allo studio un sostituto del sale che conteneva il 75% di cloruro di sodio e il 25% di cloruro di potassio. In totale sono stati consegnati 20 g di sale per persona al giorno. I soggetti avevano un’età media di 65,4 anni, quasi egualmente. Il 72,6% di essi aveva avuto un ictus, mentre l’88,4% aveva una storia di ipertensione. Il follow-up è durato 4,74 anni. Al termine, il rischio di ictus veniva ridotto grazie al sale sostitutivo, così come venivano ridotti gli eventi cardiovascolari maggiori (ictus non fatale, morte vascolare e sindrome coronarica acuta non fatale). Veniva inoltre ridotta anche la mortalità totale e non si notavano aumenti di rischio di eventi avversi gravi. La sperimentazione è stata realizzata in 6 villaggi di aree rurali cinesi, per un totale di quasi 21mila soggetti.