
Ad oggi la maternità surrogata, come confermato in diverse sentenze della Cassazione, non è reato se praticata all’estero. “È una violenza a danno di donne e bambini”, dichiara Matteo Salvini. “Come promesso, è pronta una mozione della Lega per chiedere al governo di impegnarsi per contrastare questa pratica, considerandola un vero e proprio reato da perseguire anche se commesso all’estero da cittadini italiani.” Stesso tono utilizzato anche dall’eurodeputata della Lega, Simona Baldassarre, per la quale occorre intervenire per le madri surrogate “vittime di sfruttamento” e per i bambini, considerati come “oggetto di un mercato senza scrupoli”.
Attualmente, la maternità surrogata è legale in Inghilterra, soltanto per i cittadini britannici e esclusivamente a titolo gratuito (maternità surrogata in forma cosiddetta “altruistica”). Il Portogallo permette la maternità surrogata altruistica per le coppie eterosessuali che abbiano esigenze mediche. Italia, Spagna, Francia e Germania sono tra i Paesi che vietano ogni forma di maternità surrogata sul proprio territorio. In Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Belgio e Repubblica Ceca non c’è modo di trasferire la paternità ai genitori committenti.
La forma più comune di maternità surrogata è quella gestazionale: la madre surrogata porta avanti la gravidanza dopo che le viene impiantato nell’utero un embrione realizzato in vitro, che può essere geneticamente imparentato con i genitori committenti o provenire da donatrici. Generalmente, la madre surrogata rimane incinta attraverso l’inseminazione artificiale di un proprio ovulo, risultando così anche la madre biologica.