“Le patologie che colpiscono il fegato interessano una sempre maggior parte della popolazione mondiale, quelle maggiormente frequenti sono la steatosi e la steatoepatite non alcolica. La previsione in rialzo delle incidenze delle malattie epatiche avrà inoltre ripercussioni sui costi sanitari e sociali, determinati in parte da carenze nella capacità di identificazione della popolazione a rischio e quindi nella diagnosi precoce, nonché dalla mancanza di terapie efficaci e di modelli prognostici predittivi”, dichiara Claudio Tiribelli, direttore scientifico della Fondazione Italiana Fegato Onlus, in occasione della visita istituzionale del presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ai laboratori FIF del Campus di Basovizza, Area Science Park, Trieste, alla presenza del presidente FIF, Decio Ripandelli, del vicepresidente, Giorgio Soardo, e di numerosi ricercatori e borsisti della Fondazione. “Le necessità di carattere clinico richiedono sforzi di ricerca avanzati e multidisciplinari, che vedono la FIF attivamente impegnata in questi contesti.”
“La Fondazione Italiana Fegato è un’eccellenza che parte dal Friuli Venezia Giulia, ma coinvolge ricercatori a livello globale”, afferma Fedriga. “Rappresenta un arricchimento del nostro Sistema di salute, per la parte di ricerca ma anche per la parte di comunicazione e di sensibilizzazione verso i cittadini. Il progetto sull’alimentazione che hanno portato avanti penso sia un’iniziativa straordinaria, che va proprio nella direzione che lo stesso Governo e la Conferenza delle Regioni ha indicato: la prevenzione verso stili di vita sani. Su questo dobbiamo rafforzare la collaborazione e garantire a FIF di crescere nella diffusione delle buone pratiche, non soltanto per il Friuli-Venezia Giulia ma anche a livello nazionale.”
PROGETTO C3B INTERREG ITALIA-SLOVENIA
In particolare, la Fondazione sta operando per capitalizzare i risultati del progetto C3B Interreg Italia-Slovenia Piattaforma Transfrontaliera per una Efficiente Gestione delle Biobanche, che ha promosso lo sviluppo delle biobanche nel territorio di riferimento: “Le biobanche, ovvero la raccolta sistematica, la conservazione e la condivisione di campioni biologici e dati associati sono state inserite tra ‘le 10 idee che cambieranno il mondo’”, dichiara Devis Pascut, senior scientist FIF. “[Le biobanche] sono essenziali per il progresso della ricerca medica in quanto accelerano di molto la ricerca scientifica, promuovono la medicina personalizzata e al contempo contribuiscono all’attrattività del territorio in cui vengono ospitate. FIF sta operandosi per attivare la prima biobanca del fegato in Friuli Venezia Giulia da esportare successivamente a tutto il territorio nazionale.”
PROGETTO GENIA
Grazie alla collaborazione della Fondazione Italiana Fegato al progetto GenIA per la prevenzione e il controllo delle malattie croniche del fegato attraverso l’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale (che vede coinvolte realtà come Prodigys, Insiel e Aindo AI), si intende sviluppare un modello pioneristico a livello nazionale per migliorare le tecniche di diagnosi e cura dei pazienti con malattie del fegato tramite l’utilizzo di intelligenza artificiale.
INNOVAZIONE NEL CAMPO DEI TRAPIANTI DI FEGATO
Frutto della collaborazione tra la Fondazione Italiana Fegato, il Centro Trapianti di Fegato dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e Area Science Park con il Laboratorio di Genomica ed Epigenomica, uno studio da poco pubblicato su Annals of Hepatology presenta un’analisi dettagliata dell’impatto genomico ed epigenomico sul fegato trapiantato. L’allotrapianto – il trapianto di organi o tessuti tra 2 individui della stessa specie – comporta rischi di rigetto dovuti al riconoscimento del tessuto trapiantato come estraneo da parte del sistema immunitario del ricevente. Lo studio si concentra su come le variazioni a livello genomico ed epigenomico – campo, quest’ultimo, che esamina le modifiche nell’espressione genica che non coinvolgono cambiamenti nella sequenza del DNA – possano influenzare la risposta del ricevente e l’esito del trapianto.
PROGETTI PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE DEL FEGATO
“Con la collaborazione di altri Enti regionali, la FIF partecipa attivamente a iniziative di carattere pubblico-sociale, volte alla prevenzione delle malattie croniche del fegato, concentrandosi in particolare sulle patologie associate all’obesità e al sovrappeso”, dichiara Ripandelli. Insieme al CONI Comitato Regionale FVG, e grazie al sostegno della Regione, la FIF con l’IRCSS Burlo Garofalo di Trieste, ha contribuito al progetto Movimento in 3S – Promozione della Salute Attraverso lo Sport, promuovendo un programma di Educazione Alimentare, che ha coinvolto oltre 15mila bambini di 87 Istituti comprensivi della Regione. Tale progetto si è sviluppato durante l’anno scolastico 2023-2024 utilizzando materiale ludo-didattico fornito alle scuole con l’obiettivo di fornire ai bambini le competenze necessarie per prendere decisioni informate e salutari al momento di mangiare.
“La Fondazione da oltre 1 anno collabora a progetti di educazione alimentare promossi insieme all’Associazione Nazionale Città dell’Olio, portando la sua esperienza anche sul territorio nazionale”, dichiara Natalia Rosso, senior scientist FIF. “In particolare, nell’ambito del Progetto Oliver, presentato a Olio Capitale in collaborazione con l’ANCO, abbiamo condotto varie iniziative per promuovere le proprietà benefiche dell’Olio Extravergine di Oliva EVO per la salute. In aprile, a Castel San Pietro Terme (BO), abbiamo partecipato al convegno Olio e Salute: un Viaggio alla Scoperta del Territorio, nell’ambito dell’evento Very Slow. Durante l’iniziativa Merenda nell’Oliveta 2024, a San Giovanni di Duino, abbiamo preso parte a un incontro con i produttori locali, organizzato dal Comune di Duino Aurisina. A Bolotana (NU), abbiamo partecipato al convegno Extravergine: Elisir di Lunga Vita, promosso dal Comune di Bolotana e abbiamo presenziato alla X Marcia Kohisce Enogastronomica Transfrontaliera 2024.”