
La Conferenza Annuale APRE 2021 avvia lavori, esclusivamente online fino al 12 novembre. L’agenda è ricca di appuntamenti che, con format diversi, si focalizzano sul Programma Quadro Horizon Europe. Per il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, “Bisogna fare un’azione molto forte sull’eliminazione delle fake news e di ogni mezzo e luogo che diffonde informazioni fuorvianti. È fondamentale avere un programma comune di eliminazione dell’anti-scienza e della formulazione anti-scientifica, soprattutto in Paesi che vogliono restare democratici, nei quali la libera opinione e il libero arbitrio debbano restare alla base del vivere in società”.
“Partecipare ai bandi nel Programma Horizon Europe crea collaborazioni durature tra gli Stati, un momento importante anche per misurarsi con la ricerca internazionale, dimostrando che la ricerca non ha confini”, prosegue Messa. “Possiamo usare i prossimi anni del PNRR come trampolino, e con un incremento del finanziamento della ricerca creeremo un sistema della ricerca più solido, avremo anche permesso a molte industrie di usufruire dei prodotti della ricerca, andando verso un’innovazione tale che la renderà più competitive a livello internazionale.”
“Ci sono diverse transizioni che dobbiamo condurre con successo, quella digitale, quella ecologica e quelle produttive e sociali”, afferma il ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao. “Le dobbiamo fare per un futuro innovativo e più centrato sul merito, che dia prospettive migliori ai giovani e per stimolare la circolazione e lo scambio delle idee.”
Anche in questa edizione, sulla scia del dialogo aperto lo scorso anno, si è svolto un incontro tra giovani rappresentanti italiani della rete Gen C e Jean-Eric Paquet, direttore generale, DG Ricerca e Innovazione della Commissione Europea, per sottolineare come sia necessario avvicinare le giovani generazioni alla R&I europea e più specificamente renderle parti attive attraverso il programma quadro Horizon Europe.