Ye Hu, ricercatore dell’Università dell’Arizona, ha sviluppato un rapido test per le vescicole extracellulari (EV) basato sulle nanoparticelle (nPES), che cattura le EV presenti in piccoli volumi di plasma non processato mediante anticorpi specifici su un chip sensore, e ha poi identificato un biomarcatore EV pancreatico detto EphA2 in grado di distinguere i pazienti oncologici da quelli di controllo con una sensibilità del 94% e una specificità dell’85%, e fra tumori pancreatici e pancreatiti con una sensibilità dell’89% e una specificità dell’85%.
Si tratta quindi di un nuovo esame ultrasensibile che è in grado di misurare le vescicole extracellulari di derivazione tumorale in appena un millilitro di plasma. Secondo alcuni esperti, le vescicole extracellulari sono particelle di identità transitoria che si fondono con le membrane cellulari, si uniscono fra loro e si disperdono nuovamente durante la raccolta. Dato che questi processi sono soggetti a manipolazione, essi sono scarsamente controllati e la ripetibilità della misurazione delle concentrazioni è scarsa, il che porta all’opportunità di limitare gli studi clinici a piccole popolazioni. Un vantaggio del metodo proposto, tuttavia, consiste nel fatto che si fa uso del plasma e non degli isolati, il che significa che è necessario centrifugare i campioni soltanto una volta, mentre per l’isolamento il plasma viene ulteriormente centrifugato almeno una volta di più e a un’accelerazione maggiore. Lo studio è stato pubblicato su Nat Biomed Eng online 2017.
IL TUMORE DEL PANCREAS
Circa il 70% dei tumori del pancreas si sviluppa nella testa dell’organo e la maggior parte di questi ha origine nei dotti che trasportano gli enzimi della digestione. Il tumore del pancreas in fase precoce non dà segni particolari e anche quando sono presenti sintomi si tratta di disturbi piuttosto vaghi, che possono essere interpretati in modo errato sia dai pazienti sia dai medici. Per questi motivi la diagnosi viene spesso fatta quando la malattia è già estesa. Sintomi più chiari (variabili a seconda della zona del pancreas dove ha avuto inizio il tumore) compaiono quando il tumore ha iniziato a diffondersi agli organi vicini o ha bloccato i dotti biliari. Possono così manifestarsi perdita di peso e di appetito, ittero (colorazione gialla della pelle), dolore nella parte superiore dell’addome o nella schiena, debolezza, nausea o vomito. Infine, una percentuale di malati che va dal dieci al venti per cento può essere anche colpita da diabete, dovuto all’incapacità delle cellule malate di produrre insulina.