Mammografia con tomosintesi evita a magnate russa l’amputazione della mammella

“La signora si trovava in Italia in ferie. A breve sarebbe stata operata al seno nel suo paese di origine, in Siberia. Grazie alla diagnosi corretta fatta con la Tomosintesi a Mestre le è stato diagnosticato uno stato di salute ottimale, tanto da evitarle l’intervento di asportazione. Una diagnosi che si è verificata attendibile anche a distanza di anni”, spiega il dott. Francesco Coran, senologo del Centro di Medicina, network veneto di strutture private e convenzionate. “Ora ritorna da noi ogni anno per il protocollo di controllo. Confesso che sono in aumento le pazienti che anche dalla più vicina Croazia e Slovenia si rivolgono a noi proprio per l’attendibilità di questo protocollo preventivo”. La paziente russa vive a Mosca e da diversi anni viene in Italia oltre che per motivi culturali e d’affari anche per motivi di salute. Se l’arrivo della paziente russa può sembrare un fatto isolato, in realtà è cresciuto in generale il numero delle donne che si sottopongono a prevenzione, soprattutto per il tumore al seno. Lo dimostra il fatto che da quando il Centro di Medicina Mestre si è dotato della nuova mammografia digitale 3D con tomosintesi è salito di un +23% il numero di donne che nel primo semestre dell’anno si sono sottoposte al protocollo preventivo (da 2.398 a 2.954, raffronto con il primo semestre 2015) e addirittura di un +38% (2.134 a 2.954) nei primi semestri degli ultimi due.