Make Sense Campaign, campagna di sensibilizzazione per la prevenzione dei tumori testa-collo

“Hai la testa a posto? 1 sintomo per 3 settimane, 3 settimane per 1 vita” è il motto dell’edizione italiana 2023 della Make Sense Campaign: 1 x 3 è infatti la “regola” da tenere in considerazione in per i sintomi dei carcinomi cervico-cefalici, spesso ignorati o associati talvolta a malattie stagionali come un comune mal di gola o un raffreddore. Una pronta comprensione delle avvisaglie della malattia è cruciale per una diagnosi precoce, in presenza della quale il tasso di sopravvivenza sale all’80-90%, contro un’aspettativa di vita di soli 5 anni per coloro che scoprono la malattia in fase avanzata. In presenza anche di 1 solo tra questi sintomi che persiste per 3 settimane o più, è necessario rivolgersi al medico:

  • Dolore alla lingua;
  • Ulcere che non guariscono e/o macchie rosse o bianche in bocca;
  • Dolore alla gola;
  • Raucedine persistente;
  • Dolore e/o difficoltà a deglutire;
  • Gonfiore del collo;
  • Naso chiuso da un lato e/o perdita di sangue dal naso.

L’edizione 2023 della Make Sense Campaign include una serie di podcast curata dal conduttore radiofonico Massimo Cirri: 4 puntate da 30 minuti, ognuna delle quali ospiterà 2 medici e 1 paziente.

L’iniziativa europea di educazione e sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori del distretto testa-collo Make Sense Campaign è promossa in Italia dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica AIOCC. Dal 18 al 22 settembre 2023, 137 Centri organizzeranno giornate di diagnosi precoce gratuite, ad accesso libero o su prenotazione, con l’obiettivo di riconoscere in fretta eventuali sintomi e rimandare così i pazienti al proprio Medico curante per i dovuti accertamenti.

La campagna è stata presentata ieri, martedì 12 settembre 2023, in occasione di una conferenza stampa svoltasi presso la Camera dei Deputati, con il patrocinio dal Ministero della Salute. “La Make Sense Campaign è effettivamente una iniziativa unica ed emozionante non solo perché risponde alla mancanza di conoscenza nel grande pubblico alle patologie del distretto cervico-cefalico, ma anche per la sua rigorosa e coerente continuità nel tempo, per la chiara ed efficace indicazione dei segni e dei sintomi necessari per le diagnosi precoci, per il tempestivo ricorso al medico nonché per assicurare, nella settimana della campagna, gratuità di accesso a diagnosi precoci attraverso le ‘porte aperte’ di numerosi centri specializzati”, dichiara l’on. Patrizia Marrocco, componente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, intervenendo all’evento stampa. “Mi auguro e auspico che questo nostro incontro, seguito con interesse anche da numerosi colleghi della Camera, rappresenti un significativo valore aggiunto alla massima diffusione possibile della Make Sense Campaign.”

In Italia, sono 9.900 le persone a cui nel 2020 è stato diagnosticato un tumore testa-collo e 4.100 non sono sopravvissute alla malattia (fonte I Numeri del Cancro 2022, AIOM), cifre che fanno del carcinoma della testa e del collo il settimo tumore più comune in Europa, con un’incidenza di circa la metà rispetto al cancro del polmone ma ben 2 volte superiore a quello del collo dell’utero.

“La Make Sense Campaign sottolinea l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce per ridurre l’incidenza delle malattie,” afferma il prof. Roberto Maroldi, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica e già direttore U.O.C. Radiologia 2, Spedali Civili di Brescia. “Ma è altrettanto fondamentale guidare e uniformare il lavoro degli operatori sanitari, fornendo indicazioni utili nella pianificazione delle fasi di presa in carico del paziente, dal momento della diagnosi al follow-up. In tal senso, tra le iniziative di AIOCC va sottolineata la versione 2023 dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali PDTA nell’ambito delle neoplasie del distretto-testa collo. Oltre ad aggiornare sulle opzioni terapeutiche, dalla chirurgia mini-invasiva ai trattamenti con nuovi farmaci e nuove tecniche di radioterapia, nel nuovo PDTA trova uno spazio specifico la visione di AIOCC in merito all’importanza dell’organizzazione logistica dell’intero ciclo oncologico. È un aspetto che va oltre la competenza medica multidisciplinare”, prosegue. “Nel PDTA sono scanditi i punti nodali che condizionano l’operatività dell’intero ciclo oncologico: dalla precisazione della tempistica e del livello qualitativo delle informazioni essenziali per decidere il tipo di trattamento (diagnostica, anatomia patologica) al programma della riabilitazione e del follow-up. Si tratta di una operatività logistica che va oltre l’orizzonte del singolo reparto clinico. È perciò necessario affidarla a una struttura funzionale, Head and Neck Unit, che abbia la capacità organizzazione, pianificazione. Questa è la transizione che il gruppo multidisciplinare di AIOCC vede quale passo indispensabile per migliorare (e garantire) qualità, efficienza ed efficacia.”

“AIOCC è un’associazione fondata sulla multidisciplinarietà”, dichiara la prof.ssa Lisa Licitra, direttore S.C. Oncologia Medica 3 – Tumori Testa-Collo, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori Milano & Università Statale di Milano, membro AIOCC. “È attraverso il coinvolgimento integrato delle diverse figure coinvolte nella diagnosi e cura dei tumori testa e collo che è possibile condurre le terapie più appropriate al singolo caso. AIOCC ha recentemente aggiornato i documenti che definiscono gli aspetti essenziali della cura, inteso come ‘il cosa e il come’, per massimizzare la probabilità di guarigione dei pazienti affetti da questa malattia. Ispirandoci anche ad altre malattie oncologiche, la nostra ambizione è quella di diffondere il principio di una cultura di cura erogata secondo criteri e indicatori di qualità messi a punto attraverso il contributo di tutte le discipline coinvolte.”

“Con orgoglio e con fiducia le Associazioni dei pazienti tutti gli anni partecipano attivamente e sostengono con forza la Make Sense Campaign sia in Europa che in Italia, ben consapevoli che per i malati di tumori rari, inclusi quelli testa-collo, il tasso di sopravvivenza è del 47% rispetto al 65% di quelli dei tumori comuni, quindi con il 18% in più di probabilità di morire”, afferma Francesco De Lorenzo, presidente Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia FAVO e della European Cancer Patient Coalition ECPC. “La prevenzione pertanto rappresenta l’intervento migliore, più sicuro ed efficace che il Ssn deve necessariamente assicurare contestualmente alla immediata attivazione della Rete Nazionale dei Tumori Rari, oggi possibile per la recente approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni. È questa per FAVO la condizione imprescindibile per assicurare finalmente ai malati di tumori rari (il 25% di tutti i tumori) diagnosi precoci, trattamenti mirati e miglioramento della qualità della vita.”

“Nei tumori della laringe, la diagnosi precoce rappresenta il fattore fondamentale nel raggiungimento di obiettivi quali la conservazione d’organo e la guarigione, con percentuali che possono raggiungere ed anche superare il 90%,” dichiara il dott. Paolo Pisani, presidente dell’Associazione Italiana Laringectomizzati AILAR OdV, direttore della SOC di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale dell’Ospedale Civile di Asti.