Brusaferro: “Il Covid non è stata solo una pandemia ma anche una sindemia

Dal Covid-19 al PNRR: Quali Prospettive per la Sanità Pubblica. Questo il titolo dell’intervento del prof. Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, in apertura del LV Congresso Nazionale della Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica SItI, difronte al numero record di 1.800 partecipanti riuniti fino a sabato 1° ottobre 2022 presso Padova Congress; previsti 300 tra relatori, moderatori e discussant. Il presidente nazionale SItI, dott. Antonio Ferro, e il presidente SItI della sezione Triveneto, prof. Vincenzo Baldo, hanno aperto la cerimonia inaugurale alla presenza delle figure professionali della Società che agiscono nell’ambito dell’Igiene, della Medicina Preventiva e della Sanità Pubblica, con i saluti dell’assessore alla Sanità della Regione Veneto, dott.ssa Monica Lanzarin. “Il Covid non è stata solo una pandemia ma anche una sindemia”, dichiara Brusaferro, in collegamento da Genova, contestualmente al Congresso SIML. “Di fronte al numero di casi e di infezioni, anche agli operatori di sanità pubblica i dati sui vaccini appaiono impressionanti: 12,6miliardi di dosi somministrate nel mondo e oltre il 90% di popolazione vaccinata in Italia. Ci sono ancora aspetti non chiariti completamente come il long Covid e la circolazione del virus in futuro.”

Dopo il ringraziamento agli operatori per il supporto tecnico durante la pandemia, il Congresso è entrato nel vivo con una panoramica sulla storia degli interventi in Sanità Pubblica circa l’impatto sull’epidemia e sullo stato di salute della popolazione. Fra i vari interventi in programma, da quello del prof. Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute. “La pandemia da SARS-CoV-2 ha reso ancora più evidente come sia necessario un approccio multidisciplinare per rispondere ai grandi eventi sanitari. Per questo è fondamentale che una rete di professionalità, saperi e competenze, anche apparentemente distanti, sia attiva in modo permanente, così da poter anticipare o rispondere immediatamente anche a sfide sanitarie impreviste. “La risalita dei contagi – prosegue Rezza – non è preoccupante finché non aumentano l’ospedalizzazione ed il tasso di riempimento delle strutture più critiche, soprattutto le terapie intensive. Se riusciamo a mantenere bassa la congestione, l’aumento dei contagi è gestibile. È ciò che si chiama convivenza con il virus in una fase post pandemica. Naturalmente è un fenomeno che va monitorato di continuo e con molta attenzione.”

“Salute ed economia sono assolutamente intersecati e quindi investire in sanità, vuol dire anche investire nella salute della popolazione. Su questo, la pandemia ce lo ha insegnato in maniera molto chiara, e l’elemento più importante di questo è sicuramente il professionista sanitario”, commenta Ferro. “Quindi in questo convegno vogliamo investire sulla formazione, sul dialogo e su professionisti sanitari che sappiano dare risposte che la sanità pubblica richiede. Mai come in questo momento, l’Igiene e la Sanità Pubblica hanno avuto un ruolo rilevante per l’intera Società e per il benessere socioeconomico del Paese. L’emergenza non è finita e ci aspetteranno giorni molto impegnativi. Dobbiamo avere la capacità di riorganizzarci e di rilanciare il tema della prevenzione a 360°, di sviluppare una Sanità che sia sempre più vicina al cittadino e che sia, al tempo stesso, sostenibile in un momento storico in cui mancano molti operatori sanitari, in particolar modo medici. I giovani rappresentano la nostra speranza.”