Lucia Aleotti: “Menarini cresce a livello globale… Anche per gli insegnamenti di papà Alberto”

“Non abbiate timore di circondarvi di persone capaci: queste non vi oscureranno; queste persone contribuiranno ad illuminarvi”. C’è anche questo tra i “grandi insegnamenti” di Alberto Sergio Aleotti ai figli Lucia e Alberto Giovanni, ricorda proprio Lucia in occasione dell’incontro stampa con il board di Menarini, per la presentazione dello sviluppo del Gruppo farmaceutico, tenutosi nei giorni scorsi a Firenze. Con un fatturato 2022 di 4,154miliardi di euro (+6% rispetto al 2021), un EBITDA di circa 400milioni, 17.800 dipendenti (di cui il 49,5% donne), una produzione di 762milioni di unità (553 delle quali prodotte internamente, superando 1miliardo di blister), nel 2022 il Gruppo si posiziona al 17° posto nella graduatoria europea di settore; al 32° a livello globale. Nello specifico, Il fatturato del gruppo è realizzato per il 22% in Italia; per il 78% a livello internazionale. Per il 94% proviene dal comparto farmaceutico; per il 5% dalla diagnostica.

“Il 2022 per il settore Farmaceutico in Italia e quindi per l’Italia è stato un anno straordinario, perché grazie agli investimenti nella parte produttiva in Italia sono stati prodotti oltre 40miliardi di euro di produzione farmaceutica, esportati per il 90%”, afferma Lucia Aleotti, membro del board di Menarini, vicepresidente di Farmindustria. “Quindi è chiarissimo che il farmaceutico sta diventando un asset fondamentale dell’economia italiana; un asset che dà lavoro a 49,5% di donne, questo è un elemento da tenere presente, con molti giovani estremamente qualificati.”

Rilevante è l’acquisizione dell’azienda americana Stemline Therapeutics, che ha consentito a Menarini di compiere passi importanti in Oncologia. Primo fra tutti, la sperimentazione e commercializzazione di un nuovo farmaco contro il tumore della mammella con metastasi: la Food and Drug Administration (FDA) ha infatti ufficialmente approvato la molecola elacestrant (Orserdu™) per il trattamento di un sottotipo di cancro al seno avanzato o metastatico. Si tratta di un degradatore selettivo del recettore degli estrogeni SERD per il trattamento di donne in post-menopausa e di uomini adulti con carcinoma mammario avanzato o metastatico, positivo per il recettore degli estrogeni (ER+) e negativo per il recettore HER2-, che abbiano sviluppato mutazioni di ESR1, dopo almeno 1 di linea di trattamento con terapia endocrina. Si tratta del primo – e per il momento unico – SERD a somministrazione orale ad aver completato con successo l’ultimo step dello sviluppo clinico (fase III) e essere approvato da un’autorità regolatoria. “L’approvazione di Orserdu (elacestrant) da parte dell’FDA rappresenta la prima terapia in assoluto per i pazienti con carcinoma mammario ER+/HER2- avanzato o metastatico con mutazioni ESR1 e siamo molto orgogliosi di poter offrire una terapia target che possa soddisfare questo grande bisogno terapeutico irrisolto”, dichiara Elcin Barker Ergun, amministratore delegato del Gruppo Menarini. “Siamo grati ai pazienti, agli investigator e agli administrator che hanno partecipato agli studi clinici che hanno portato a questa straordinaria innovazione.”

Elacestrant è stato approvato con le procedure Priority Review e Fast Track della FDA, sulla base dei risultati dello studio registrativo di fase III Emerald, che ha dimostrato una sopravvivenza libera da progressione statisticamente significativa con elacestrant rispetto alla monoterapia endocrina SOC (fulvestrant, letrozolo, anastrozolo, exemestane), soddisfacendo entrambi gli endpoint primari in tutti i pazienti e in quei pazienti i cui tumori presentano mutazioni ESR1. La domanda di autorizzazione all’immissione in commercio in Europa è attualmente in fase di revisione da parte dell’Ema.

“A quello che è il ‘festival dell’industria farmaceutica’ a San Francisco – conclude il presidente, Eric Cornut, facendo un parallelismo con Sanremo – 4 anni fa guardavano i nostri cartellini di accredito e ci chiedevano ‘che cosa fosse Menarini’. Quest’anno, appena letto il cartellino hanno esclamato: ‘Ah, Menarini Group. Wow!’.”