Il 14% della popolazione maschile accusa dolore pelvico, incontinenza urinaria ed a volte impotenza per colpa delle prostatiti. Gli uomini sotto i 50 anni sono i bersagli privilegiati di queste infiammazioni della ghiandola prostatica. La forma più frequente è la prostatite cronica o sindrome del dolore pelvico cronico che interessa il 10-15% della popolazione e può insorgere negli uomini di qualunque età. Nel corso del XIX Congresso della European Society for Sexual Medicine, che si è tenuto a Nizza dal 2 al 4 febbraio, il professor Giovanni Alei, Presidente della Società Italiana Chirurgia Genitale Maschile (SICGEM), ha illustrato i risultati di uno studio sull’uso delle onde d’urto extra corporali per curare questo tipo di patologia.
LO STUDIO
Le terapie per le prostatiti croniche sono spesso vanificate da continue recidive. Lo studio, durato un anno, ha valutato l’effetto delle onde d’urto su 41 pazienti affetti da prostatiti croniche a distanza di 1, 6 e 12 settimane dal trattamento, in termini di qualità della vita, dolore e struttura della prostata. Oltre all’ecografia prostatica transrettale, che ha monitorato la diminuzione del volume prostatico, anche il livello dell’antigene specifico della prostata (PSA) è stato utilizzato per valutare gli effetti del trattamento. Solo due pazienti non hanno completato il protocollo. Per i restanti 39 uomini, i risultati a distanza di dodici settimane dal trattamento sono stati soddisfacenti. In particolare, il dolore si è ridotto significativamente dopo 3-4 applicazioni in quasi tutti. Altro vantaggio delle onde d’urto sta nel fatto che il trattamento non provoca effetti collaterali e controindicazioni. “Non è una terapia invasiva”, commenta il prof. Alei. “Le onde d’urto riducono il dolore attraverso alcuni meccanismi: l’interruzione del flusso degli impulsi nervosi da iperstimolazione dei nocicettori, la guarigione dei tessuti con processi di ipervascolarizzazione e la riduzione dell’ipertono muscolare”. I risultati sembrano interessanti ma avranno comunque bisogno di ulteriori conferme.