Limitato l’accesso alle cure per i disturbi dell’occhio

Per patologie come il glaucoma, la retinopatia diabetica e la degenerazione maculare legata all’età il quadro attuale dell’accesso alle cure è molto preoccupante perché i disturbi visivi ad esse conseguenti hanno un impatto molto importante sulla qualità della vita, interferendo in modo rilevante anche sulla quotidianità e sull’umore. “È netta la sensazione che i problemi visivi stiano sempre più scivolando verso una considerazione secondaria presso i decisori della politica sanitaria”, sottolinea in proposito il prof. Filippo Cruciani, referente scientifico IAPB Italia Onlus. Troppo spesso accade infatti che l’accesso alla diagnosi sia tardivo e che, per una visita specialistica, siano necessari mesi dalla comparsa dai sintomi, con la conseguenza che un disturbo o una patologia vengono spesso diagnosticati quando questa è già in fase avanzata. Tra gli altri elementi di criticità vanno rilevate anche le liste di attesa per accedere ai trattamenti e alle diverse prestazioni mediche – come ad esempio le iniezioni intravitreali per la degenerazione maculare legata all’età e l’edema maculare diabetico – così importanti per un efficace contrasto a queste patologie che, in tal modo, possono peggiorare ulteriormente. “A questo riguardo, l’azione sinergica di prevenzione (screening delle malattie oculari anzidette), diagnosi corretta e trattamento tempestivo costituiscono le basi per combattere la perdita irreversibile della capacità visiva”, dichiara il prof. Edoardo Midena, Segretario Generale della Società Italiana della Retina. “Una battaglia che può essere vinta solo dall’alleanza tra pazienti e medici, alleanza che richiede uno sforzo di comunicazione continua tra gli stessi.”