La lunga battaglia contro
il tumore al seno è a una svolta: “Grazie al diffondersi degli
screening, al miglioramento diagnostico e alle innovazioni
farmacologiche” – afferma Paolo Pronzato, Direttore Oncologia Medica A
presso l’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova - “la
mortalità è in calo, e le percentuali di guarigione sono raddoppiate; se
la malattia è diagnosticata per tempo e correttamente tipizzata, le
possibilità di guarire sono molto elevate”.
E’ il messaggio che arriva da Santa Margherita Ligure, per questa
settimana capitale italiana della lotta contro il tumore al seno. Nella
perla del Tigullio, oltre 100 tra i massimi oncologi italiani sono
riuniti per fare il punto sugli straordinari risultati ottenuti nella
cura di questa malattia e per tracciare i prossimi traguardi.
E a fare da sfondo alle giornate scientifiche, nella Piazza Vittorio
Veneto da oggi fino al 29 ottobre, è allestita la mostra fotografica
della campagna internazionale Breast Friends per la sensibilizzazione
contro il tumore al seno, con le splendide immagini di star italiane e
internazionali già ammirate da migliaia di persone nelle principali
città italiane.
In Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 39.000 nuovi casi di
tumore al seno; in Liguria sono circa 1.000 le donne colpite ogni anno
da questa malattia, che è il più diffuso dei tumori femminili e il
secondo tra tutti i tumori.
Ma il carcinoma mammario è una delle forme di tumore che stanno
maggiormente beneficiando dell’avvento degli anticorpi monoclonali, i
farmaci biologici che hanno la capacità di individuare e colpire
selettivamente le cellule malate senza danneggiare quelle sane.
A trastuzumab, il primo anticorpo monoclonale utilizzato contro un
tumore solido, impiegato sia nelle fasi avanzate sia in quelle precoci
della malattia, si è di recente affiancato un altro farmaco, bevacizumab,
che sta dimostrando benefici significativi nelle forme avanzate di
tumore al seno.
“Trastuzumab ha cambiato la storia della malattia per le pazienti
affette da un gruppo di tumori al seno particolarmente aggressivo, i
tumori HER2 positivi” afferma Pronzato. “Si tratta del farmaco più
importante per guarire le pazienti HER2 positive quando somministrato
prontamente dopo l’intervento chirurgico”.
Questi tumori, che rappresentano circa il 20-30% di tutti i casi di
tumore alla mammella, sono caratterizzati da una progressione molto
rapida ed un’età di insorgenza più precoce rispetto agli altri tipi di
tumore al seno.
“Trastuzumab blocca e inibisce il recettore HER2, riducendo notevolmente
il rischio di recidive” – osserva Pronzato - “tra l’altro questo
risultato si ottiene praticamente senza gli effetti collaterali più
fastidiosi”.
Nei mesi scorsi, inoltre, l’EMEA ha autorizzato bevacizumab come terapia
di prima linea per il trattamento del tumore della mammella metastatico
“Questo farmaco, associato a paclitaxel – spiega Pronzato - raddoppia le
possibilità di sopravvivenza senza progressione nelle pazienti con
tumore al seno metastatico o con recidiva locale”.
La particolarità di bevacizumab è di agire “affamando il tumore”,
lasciandolo cioè senza rifornimento di sangue grazie alla capacità di
interferire con l’angiogenesi, il meccanismo attraverso cui il tumore
favorisce la crescita di vasi sanguigni che lo riforniscono di ossigeno
e sostanze nutritive.
La prossima sfida, valutata dagli oncologi riuniti a Santa Margherita, è
quella di combinare gli effetti degli anticorpi monoclonali: “L’idea è
di distruggere le cellule tumorali colpendole su più fronti. Sono in
corso studi clinici internazionali per confermare questa possibilità”,
afferma Pronzato.
Intanto, le donne che lottano contro il tumore al seno, oltre che
sull’impegno e i successi della ricerca, possono contare sulla
solidarietà che arriva loro da campagne di sensibilizzazione come Breast
Friends: star di tutto il mondo, tra le quali Rosanna Arquette, Jerry
Hall, Marcia Cross e le italiane Luisa Corna, Romina Power e Paola
Saluzzi, hanno posato di fronte all’obiettivo di Rankin, uno dei più
acclamati fotografi di moda, insieme a una loro amica passata attraverso
l’esperienza del tumore al seno, dando vita a una splendida mostra
fotografica che dopo Santa Margherita Ligure raggiungerà altre città
italiane.