Un chirurgo italiano
nella Grande Mela. Francesco Bernardini, chirurgo oculoplastico
di Genova, è stato chiamato a partecipare al secondo congresso
internazionale dell'Orbital Society. I prossimi 26 e 27 settembre,
il medico sarà infatti all'Accademia di Medicina di New York per
presentare tre suoi lavori alla prestigiosa organizzazione americana che
raccoglie i maggiori esperti di patologia e chirurgia orbitaria di tutto
il mondo. L'Orbital Society infatti, ad oggi conta solamente 50
"professionisti degli occhi" e convoca il proprio simposio ogni cinque
anni. Nella due giorni di seminario saranno affrontati temi importanti
come i tumori orbitari, le nuove indagini radiologiche e le nuove
terapie oncologiche; si parlerà inoltre di orbitopatia tiroidea e delle
tecniche per la decompressione orbitaria. Argomenti molto specialistici
come del resto è estremamente specialistica la formazione che viene
richiesta ad un oculoplastico. «La patologia e la chirurgia orbitaria
competono in maniera chiara all'oculista specialista in chirurgia
oculoplastica», ricorda Bernardini che, dopo la laurea in Medicina e
la specializzazione in Oculistica, ha conseguito una fellowship clinica
(ultraspecializzazione) della durata di due anni negli Stati Uniti.
Gli studi condotti dal chirurgo genovese e i risultati ottenuti a
livello clinico hanno portato i vertici dell'Orbital Society a proporre
Bernardini quale prossimo membro della società americana. Un traguardo
che si concluderà solamente nel prossimo anno con l'effettiva
ammissione: Bernardini sarà il secondo italiano a farne parte. «L'oculoplastica
si colloca al confine tra oculistica, otorinolaringoiatria,
neurochirurgia e chirurgia plastica -continua Bernardini-. Purtroppo è
una specialità ancora poco conosciuta in Italia, anche se i problemi che
potrebbe risolvere sono molto diffusi».
I lavori che il chirurgo genovese presenterà a New York
riguarderanno casi estremamente complessi. «Si tratta innanzitutto di
un caso che non è ancora stato descritto in letteratura di carcinoma
oncocitico della ghiandola lacrimale con un anno di follow up»,
spiega Bernardini. Il secondo lavoro interessa invece la "silent brain
syndrome", «una sindrome che colpisce pazienti che sono stati
sottoposti a chirurgia "decompressiva cerebrale" (shunt
ventricolo-peritoneale) in età pediatrica e che comporta un'erosione del
tetto orbitario con conseguente enoftalmo, ovvero rientro dei bulbi
oculari all'interno delle orbite. Questa sindrome si cura con un
impianto sul tetto dell'orbita per ricostruire il normale volume
orbitarlo». Il terzo lavoro riguarda un caso estremamente raro:
«Un caso di metastasi orbitaria di carcinoma linfoepiteliale del
rinofaringe in un paziente caucasico», precisa Bernardini. Si tratta
di un lavoro importante che sarà a breve pubblicato sulla rivista
internazionale OPRS - Ophthalmic Plastic and Reconstructive Surgery.
Di cosa si occupa il chirurgo oculoplastico? Cura problemi che
interessano l'orbita (quello spazio che sta dietro il bulbo oculare), le
palpebre e le vie lacrimali e che causano problemi dal punto di vista
estetico e funzionale. Le patologie sono le più svariate e vanno da
quelle più gravi, come i tumori orbitari, ad altre più estetiche, come
la blefaroplastica (eliminazione delle "borse"). Ogni intervento è
praticato con tecniche mini invasive, che non lasciano cicatrici.
Francesco Bernardini - Profilo Professionale
Laureato con lode in Medicina e Chirurgia all'Università di Genova nel
1992, nel 1998 Francesco Bernardini consegue il Diploma di
specializzazione in Oftalmologia all'Università di Genova con lode. Nel
frattempo ottiene l'abilitazione professionale per gli Stati Uniti
(1996) che gli permette di ottenere una fellowship clinica di 2 anni in
Chirurgia oculoplastica, ricostruttiva e orbitaria all'Università di
Cincinnati in Ohio, Stati Uniti. È socio della Società oftalmologica
italiana (Soi), Società italiana di chirurgia oftalmoplastica (Sicop),
American Academy of Ophtalmology (Aao), European Society Oculoplastic
reconstructive surgery (Esoprs) e American Society Oculoplastic
reconstructive surgery (Asoprs). Attualmente è libero professionista, ma
svolge consulenze anche in diversi ospedali di Genova e Torino, mentre
svolge attività didattica come professore a contratto per la chirurgia
dell'orbita e delle palpebre all' Università di Genova. Ha partecipato
come relatore a un'ottantina di corsi e congressi internazionali in
Italia e in tutto il mondo, ha organizzato 3 congressi internazionali in
Italia e ha all'attivo una ventina di pubblicazione su riviste
internazionali. È reviewer (revisore) per riviste specialistiche come
l'America Journal of Ophthalmology. Dal 2000 è volontario di Orbis,
organizzazione americana per diminuire la cecità nei paesi del Terzo
Mondo. I medici, a bordo dell'aeroplano di Orbis, un vero e proprio
"ospedale volante", atterrano nei paesi più poveri e operano i pazienti.
Bernardini, uno degli unici due italiani membri, è stato in Myanmar,
India, Uzbekistan, Cina, Etiopia e recentemente in Vietnam. I suoi studi
privati si trovano a Genova e a Torino.