Attenzione alla tosse cronica nei bambini, potrebbe essere la spia di altre malattie. È quanto si sostiene in un articolo pubblicato su Archives of Disease in Childhood online 2017. In particolare, secondo i ricercatori, i bambini che continuano a tossire 4 settimane dopo una patologia respiratoria acuta (ARI) spesso presentano patologie respiratorie di base. E secondo Kerry-Ann O’Grady, del Queensland Institute of Technology, autrice di una ricerca su 839 bambini, la tosse cronica è spesso il solo sintomo di presentazione di una patologia respiratoria e in alcuni casi, se non trattata, potrebbe dare luogo a danni polmonari irreversibili e a pneumopatie croniche. Inoltre, la tosse danneggia la qualità della vita e stressa i genitori, ma entrambi questi aspetti si normalizzano quando la tosse si risolve. Lo studio suggerisce tuttavia che in caso di tosse cronica dopo una ARI, il bambino necessita di una particolare attenzione. La pianificazione delle dimissioni dovrebbe includere consulenze per i genitori sull’opportunità di presentarsi per opportune visite di controllo e considerare la presenza di altre patologie polmonari, se il bambino continua a tossire.
La tosse non è di per sé una malattia, ma certamente è il segnale di un’infezione o di un’infiammazione. Dunque la tosse è un sintomo e rappresenta un riflesso naturale, come lo starnuto e la deglutizione. In pratica, è la risposta dell’organismo a un’irritazione delle vie respiratorie (faringe, laringe, trachea, bronchi, polmoni). Bisogna distinguere tra tosse secca (non produttiva), che esprime uno stato irritativo e spesso disturba il sonno, e tosse produttiva, che è caratterizzata invece dalla produzione di catarro, anche in notevoli quantità.